rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Sulle liste d'attesa nuovo attacco del Pd: "Sempre più record negativo, si rischia il blocco di molte prestazioni"

Il comitato sanità del partito con il segretario comunale Antonio Caroselli parla di dati "spaventosi" in riferimento a maggio 2023: la media è di oltre 110 giorni di attesa per una visita o un esame. Maglia nera resta la colonscopia con visite a 478 giorni

“I dati di maggio 2023, che la commissione sanità dell’unione comunale del Partito democratico ha ricavato come sempre dalle tabelle ufficiali del portale Sanità della Regione Abruzzo, sono spaventosi fino a far prefigurare un blocco totale di molte prestazioni. Alla Asl di Pescara, un dato su tutti, ormai bisogna attendere 110,8 giorni in media per visite ed esami. Un ritardo abissale se confrontato con Teramo dove l'attesa è di 16,8 giorni o Chieti dove è di, 26,9”.

Resta alta l'attenzione del partito e in particolare del segretario dell'unione comunale Antonio Caroselli sul problema delle liste d'attesa. Un nuovo record, denuncia, quello registrato per le attese Non una semplice “débâcle”, denuncia, ma un problema che si farebbe sempre più grave proiettando l'Azienda sanitaria locale “verso un de profundis che richiede una cura drastica, radicale, immediata, per evitare che si realizzi il disegno dei vari esponenti della restaurazione organizzata dal centrodestra per favorire la sanità privata prima ancora di quella convenzionata”.

“A maggio – riferisce - le prestazioni sono state in totale 11mila 305 di cui ben 2mila 850 proiettate oltre i 120 giorni di attesa. Il che significa che ci sono singole prestazioni erogate oltre i 600 giorni di attesa e i 250. La regina in negativo di questa proiezione verso il baratro assistenziale resta la colonscopia che si attesa su una attesa di 478 giorni medi”.

La commissione sanità del Pd chiama direttamente in causa non solo il direttore generale della Asl di Pescara e l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, ma anche il sindaco Carlo Masci “che, sia pur in tutt’altre faccende affaccendato – dichiara Caroselli riferendosi all'inchiesta sugli appalti pubblici che ha scosso Palazzo di Città - ha il dovere istituzionale di intervenire sull’assetto sanitario di Pescara e provincia in quanto presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl pescarese. Finora ha fatto finta di niente nonostante i nostri costruttivi interventi, sollecitazioni proiettate peraltro non solo verso la denuncia di questa situazione aberrante che mortifica i cittadini e le istituzioni, ma – conclude il segretario comunale - in direzione di proposte da rendere operative subito per superare questo stato di crisi che certo le scelte sempre più padronali del governo Meloni non aiutano a risolvere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sulle liste d'attesa nuovo attacco del Pd: "Sempre più record negativo, si rischia il blocco di molte prestazioni"

IlPescara è in caricamento