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Politica Portanuova / Viale Guglielmo Marconi

Liceo Marconi, Pd: Anac conferma sciatteria dell'amministrazione provinciale a guida Zaffiri

D'Ascanio e Kechoud: certificata gestione fallimentare, ora si termino i lavori prima dell'inizio del nuovo anno scolastico

L'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) “conferma la sciatteria della condotta politico-amministrativa della precedente amministrazione provinciale Zaffiri, più volte denunciata dal Partito Democratico”, nella gestione della procedura per la demolizione del Liceo Marconi. E' quanto scrivono in una nota congiunta Alessandro D'Ascanio e Leila Kechoud, rispettivamente sindaco di Roccamorice e consigliere provinciale Pd e vice segretario provinciale del Pd, commentando i rilievi fatto dall'Anac a seguito delle segnalazioni di alcuni docenti dell'istituto che all'Autorità si erano rivolti a seguito delle scelte fatte dall'ex presidente della Provincia Antonio Zaffiri nella gestione della vicenda. Gestione tradottasi, incalzano i due esponenti del partito democratici, in una “leggerezza politica improntata tra l'altro alla chiusura, al rifiuto del dialogo con la comunità scolastica circa tempi, modi e difficoltà dell'intervento, aggravata dai problemi di gestione dei plessi provvisori, la cui locazione ha già impegnato circa 950.000 euro per l'anno scolastico 2021/2022”.

Quanto rileva l'Anac, dunque, “non lascia adito a dubbi”, chiosano D'Ascanio e Kechoud, dato che l'Autorità parla di “approssimazione nelle fasi di programmazione e pianificazione degli interventi; violazione del principio di immodificabilità dell'oggetto contrattuale, laddove ai professionisti incaricati della progettazione definitiva dell'originario progetto di adeguamento fu conferito 'per le vie brevi' un altro incarico per la redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica propedeutico alla demolizione e ricostruzione, ma anche per la progettazione definitiva del primo lotto, modificando radicalmente l'oggetto della prestazione e violando le regole di libera concorrenza, par condicio, trasparenza e correttezza; mancata previsione di fonti di finanziamento per l'intero progetto di ricostruzione, con incertezza colpevole sul futuro rientro in sede dell'intera comunità scolastica e assenza di pareri necessari all'atto di validazione del progetto definitivo e forzature per rispettare i termini di concessione dei finanziamenti”.

Nello specifico tra i rilievi fatti dall'Autorità, uno dei più significativi è quello riguardante l'aumento di previsione di spesa del progetto preliminare di adeguamento. Progetto del 2014 e finanziato nel 2018 che prevedeva una spesa di 7,8 milioni di euro; cifra arrivata a 15,2 milioni a seguito del progetto di variazione per l'abbattimento “assegnato, redatto e approvato dalla Provincia di Pescara in 19 giorni (studio di fattibilità) – scrive l'Anac -, con ulteriore considerazione che il progetto definitivo è stato redatto in ulteriori 16 giorni, in assenza di Nulla Osta regionale alla variazione del contenuto del progetto e dell’importo. Tale Nulla Osta è arrivato 4 giorni dopo l'approvazione del progetto da parte della Provincia. L'importanza e l'impegno dell’opera contrasta con la celerità della procedura decisionale e l'assenza di concertazione”.

A questo si aggiunge il fatto che la decisione di demolire l'intero edificio che ospita il Liceo Marconi, con una spesa finale prevista di 19 milioni, è stata decisa dall'amministrazione provinciale “pur sapendo – scrive ancora l'Autorità - che i lavori potranno reinsediare solo 1000 dei 1500 alunni della scuola. Per gli altri 500 non esiste né finanziamento, né progetto, né tempi certi di ritorno a scuola”. “Così come non sussistono risorse per la costruzione della palestra – aggiungono D'Ascanio e Kechoud”. I due auspicano quindi che i lavori siano conclusi entro l'inizio del nuovo anno scolastico “così da permettere il rientro nella moderna e innovativa struttura, gran parte degli studenti del Liceo Marconi. Diversamente, la nuova amministrazione di centrodestra guidata dal neo presidente De Martinis deve sin d'ora prevedere in bilancio le risorse necessarie alle locazioni delle sedi onde evitare l'emergenza della scorsa estate.

I fondi del Pnrr dedicati alla scuola per l'Italia di domani, rappresentano una irripetibile occasione per rimediare a quello che è stato tristemente chiamato 'il pasticcio Marconi' – concludono i due esponenti dem -, ma dalla Provincia di Pescara non emerge ancora nessuna notizia in merito alla presentazione di progetti volti a completare la struttura e ridare a tutta la comunità scolastica del Liceo Marconi la meritata serenità, indispensabile per un giusto percorso di studi”.

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