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Il candidato presidente Luciano D'Amico (Abruzzo Insieme): “Voglio restituire alla Regione lo sviluppo e la crescita che merita".

Il primo intervento pubblico all'assemblea regionale di Italia Viva che ribadisce il pieno sostegno all professore che sfiderà Marco Marsilio alle prossime regionali così come quello di tutti i riformisti pronti a presentare la loro lista. Per Licheri (Sinistra Italiana) è

“Un grande impegno per liberare il potenziale della nostra Regione e restituirle lo sviluppo e la crescita che merita. Ho ricevuto tanto dalle istituzioni democratiche, mi candido per restituire tutto il mio impegno, la mia passione, per fare accadere una nuova stagione di diritti, di sviluppo, di occasioni, per fare accadere fatti nuovi perché tutto sta cambiando”.

Queste le parole pronunciate da Luciano D'Amico nell'intervento fatto all'assemblea regionale di Italia Viva. Le prime parole pubbliche del candidato alle prossime regionali per la grande coalizione Abruzzo Insieme e che sfiderà l'attuale presidente Marco Marsilio. Un nome il suo che ha messo tutti d'accordo, anche Sinista Italiana con il segretario regionale Daniele Licheri che definisce il professore ed ex rettore dell'università di Teramo “esattamente la figura che chiedevamo al tavolo: era necessaria una persona competente e che avesse le capacità umane e politiche di tenerci tutti insieme e fare gruppo”.

All'assemblea di Italia Viva svoltasi nella sede del Dopolavoro ferroviario era presente anche il capogruppo al senato Enrico Borghi che ha confermato il sostegno a D'Amico con la formazione di “AbruzzoVivo” che secondo le intenzioni del coordinatore regionale Camillo D’Alessandro, dovrà essere alleata con +Europa ed i socialisti abruzzesi. Obiettivo dichiarato: dare vita alla lista dei riformisti abruzzesi che potrebbe chiamarsi Abruzzo Riformista o Riformisti per D’Amico. Presenti anche il vicesegretario nazionale di +Europa Piercamillo Falasca che ha partecipato in collegamento da Roma e il segretario regionale dei Socialisti abruzzesi Giorgio D'Ambrosio.

Per D'Alessandro quella che si appresta ad affrontare la sfida elettorale è “una coalizione eccezionale e forse irripetibile - che risponde alle condizioni di emergenza che vive l’Abruzzo su ogni fronte, una Regione isolata, fuori dalle dinamiche della programmazione nazionale, diventata periferia di Roma e zerbino di Fratelli d’Italia. Vale l’Abruzzo prima delle dinamiche nazionali. A Luciano D’Amico il compito di risollevare l’Abruzzo e di osare cose e fatti nuovi, abbiamo bisogno della sua competenza, serietà e sobrietà”. L'occasione per lui anche per sottolineare quelle che sarebbero alcuni dei temi da affrontare subito: l'emorragia di giovani dall'Abruzzo, la popolazione sempre più anziana e il sistema sanitario che tra liste di attesa e pronto soccorso, afferma, “è letteralmente scoppia”. Male anche sul fronte economia per l'assenza, sostiene il coordinatore regionale di Italia Viva, si una politica industriale: “la Zes ormai è stata scippata ed accorpata, e gli agricoltori sembrano non esistere nelle stanze della Regione, basti pensare all’assenza di iniziativa per i danni da peronospora”.

“Sono qui – ha quindi detto Borghi nel suo intervento per sostenere il lavoro di Italia Viva in Abruzzo, convinto della necessità di offrire agli abruzzesi una opzione riformista e di centro dentro una larga coalizione che sceglie di costruire l’alternativa ad uno dei peggiori governi regionali della storia gloriosa di questa Regione.”

Licheri in D'Amico vede la persona perfetta per “superare il mediocre obiettivo del minimo comune denominatore alzando invece l'asticella, la sua è una candidatura di altissimo profilo e come Sinistra Italiana saremo a sua disposizione per costruire un’alternativa alle destre che in cinque anni hanno annichilito la nostra regione da ogni punto di vista, sociale economico ambientale sanitario, lasciando tante e tanti in grande difficoltà”.

“È il tempo di prendere per mano quegli ultimi di cui la buona politica deve occuparsi e che ad oggi grazie a questa giunta sono totalmente abbandonati a se stessi: siamo convinti – conclude - che questa coalizione con questa guida possa davvero fare la differenza”.

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