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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Sull'indagine che coinvolge l'ex dirigente Trisi il Pd chiede chiarimenti al sindaco: "Se confermato il quadro sarebbe inquietante"

I consiglieri del partito democratico vogliono che riferisca in un consiglio comunale straordinario dato che sembra sapesse dell'indagine in corso: "Temiamo per i fondi pnrr"

“Dalla lettura degli articoli di stampa emerge un quadro inquietante del Comune di Pescara, in cui la legge sarebbe sostanzialmente messa da parte a vantaggio di imprenditori e politici. Se questo quadro venisse confermato, questa amministrazione non potrebbe più andare avanti”.

Caustico il commento dei consiglieri comunali del Partito democratico sull'indagine che avrebbe travolto Palazzo di Città e che avrebbe portato alle dimissioni del dirigente del settore Lavori pubblici Fabrizio Trisi che, incalzano, “non è un semplice dirigente del Comune, ma l’uomo di fiducia del sindaco Masci e del centrodestra, con un ruolo spiccatamente politico tanto da essere delegato da sindaco e assessori a replicare ai consiglieri di minoranza”. Di qui la richista formale avanzata al primo cittadini dal capogruppo Piero Giampietro e dei consiglieri Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli e Marco Presutti perché riferisca in merito ai fatti.

“Fatta salva la presunzione d'innocenza”, sottolineano, quello che rischia di emergere è “un quadro “torbido e inquietante”, che colpisce un settore “per il quale avevamo da tempo messo in allarme il sindaco, anche con una lettera riservata con la quale gli avevamo evidenziato le nostre preoccupazioni, chiedendogli di intervenire tempestivamente per mettere in sicurezza il Comune. Una lettera rimasta senza risposta”.

I consiglieri ricordano che nella nota con cui proprio Masci ha riferito delle dimissioni di Trisi per “indagini prorogate più volte” senza che però di questo si sia mai fatto accenno in consiglio comunale “che ancora oggi ne è all’oscuro. D’altra parte – chiosano - di questo non si è mai fatto cenno nelle risposte alle tante interrogazioni presentate dal gruppo Pd in consiglio comunale. È il momento che il sindaco chiarisca cosa sta avvenendo e riferisca”.

Il Pd ricorda come “tutte le partite più delicate sono passate negli uffici guidati dall’architetto Trisi” a cominciare dal Giro d'Italia per passare a viale Marconi e fino “ alla ciclabile cancellata in via della Pineta e agli appalti del Pnrr come quelli sulla riviera”.

Quindi la richiesta di affidare il settore “ad un dirigente capace per evitare ripercussioni ancora più pesanti sul piano di ripresa e resilienza. Se il Sindaco anziché far finta di nulla avesse dato seguito alle nostre segnalazioni, ora quei fondi non avrebbero avuto alcun problema”.

Gli esponenti d'opposizione si dissociano quindi, come già fatto dal Movimento 5 stelle, dalle parole di stima espresse dal sindaco nei confronti dell'ormai ex dirigente. “Non comprendevamo la difesa del dirigente da parte del sindaco – affermano infatti -. Più volte lo ha difeso e definito il migliore tra i dirigenti. Non ne capiamo neanche le lodi che hanno accompagnato le sue dimissioni, che tutto sono fuorché un gesto nobile”.

“Non si può far finta di niente con accuse così pesanti e in un quadro così fosco. Prima di proseguire con questa amministrazione è necessario chiarire i contorni dell’operato del dirigente e se ci sono altre personalità politiche eventualmente coinvolte – concludono ribadendo la richiesta di convocare un consiglio sul tema -.. Né tanto meno ci si può avventurare in opere contestate e costosissime come la costruzione dei palazzi della Regione nell’area di risulta. Masci deve chiarire tutto quello che sa, è finito il tempo dell’autocelebrazione, viene quello della responsabilità di fronte alla città, che non merita di essere bloccata e di perdere le risorse del pnrr”.

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