Commemorata anche a Pescara la studentessa istriana Norma Cossetto
La donna fu barbaramente seviziata e gettata viva in una foiba tra il 4 e 5 ottobre 1943 dai partigiani jugoslavi di Tito, per odio etnico e ideologico. Aveva solo 23 anni
Stamattina è stata commemorata anche a Pescara la studentessa istriana Norma Cossetto. La donna fu barbaramente seviziata e gettata viva in una foiba tra il 4 e 5 ottobre 1943 dai partigiani jugoslavi di Tito, per odio etnico e ideologico. Aveva solo 23 anni. L’amministrazione comunale ha aderito alla manifestazione nazionale «Una rosa per Norma Cossetto», che ha visto il coinvolgimento di 170 municipalità e iniziative persino a Dublino, Belfast, Santa Cruz di Tenerife, Washington e New York. Alla breve cerimonia in piazza Italia, con la deposizione di una ghirlanda e un mazzo di rose sulla lapide con inciso il nome della studentessa, hanno presenziato le autorità civili, militari e religiose, nonché le associazioni combattentistiche e d’arma e l’associazione Venezia-Giulia Dalmazia.
Il sindaco Carlo Masci ha evidenziato che l’amministrazione ha intitolato una parte di giardino di piazza Italia a Norma Cossetto come «gesto di pietas verso una giovane donna violata e scaraventata in una foiba, un’italiana uccisa in Italia, per un crimine di guerra impunito che ha responsabilità storiche e politiche ben precise. Il dovere di un ricordo e il dovere di un fiore sono un messaggio di civiltà, di tolleranza, di pace e di speranza per un futuro migliore». Hanno partecipato anche il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli e la vicepresidente del Libero Comune di Zara in esilio-Associazione Dalmati Italiani nel Mondo, Donatella Bracali. Il corpo mutilato e dilaniato di Norma fu recuperato dalla foiba di Villa Surani l’11 dicembre 1943 assieme a quello di altri 25 italiani. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel 2005, l’ha insignita alla memoria di medaglia d’oro al merito civile.