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L'attacco del centrosinistra regionale sul piano sociale: "Documento non condiviso con le associazioni sul territorio"

I consiglieri criticano il documento approvato dalla commissione e che presto sarà votato dall'assise regionale

I consiglieri regionali di centrosinistra Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani, Marianna Scoccia intervengono in merito al piano sociale 2022/2024 approvato dalla commissione salute criticando il documento, in quanto sarebbe frutto di un lavoro non condiviso con le associazioni sul territorio, nonostante la richiesta inviata da 31 istituzioni abruzzesi che operano nel sociale alla Regione e soprattutto non concepito assieme alle associazioni degli utenti e familiari che utilizzano i servizi sociali ai quali, secondo i consiglieri, la maggioranza avrebbe "sbattuto la porta in faccia".

"Tutto questo accade in un momento decisivo per la programmazione anche dell'assistenza sanitaria territoriale perché in queste settimane la giunta regionale sta chiudendo l'action-plan per la spesa delle risorse della 'missione salute' del Pnrr e dovrebbe definire con il Governo un nuovo modello organizzativo della rete assistenziale. Abbiamo un'occasione unica per ripensare l'integrazione sociale-sanitario che è il vero salto di qualità a vantaggio dei cittadini fragili, specie quelli con patologie mentali che maggiormente vivono l'esigenza di un'integrazione fra le due dimensioni e invece si tengono i piani ben distinti".

Il piano sociale sarebbe scollegato dal piano socio sanitario, considerando che si tratta il documento più importante per il Pnrr e la gestione dei fondi che andranno al comparto sociale e sanitario, senza alcun confronto, tagliando fuori le associazioni che avevano chiesto una concertazione:

Questo sarebbe il piano socio sanitario del futuro? Vero è che per metodo e per contenuto questo piano ci riporta notevolmente, mentre tutto il resto del mondo ragiona in modo diverso, nel perfetto stile di governo lento e inefficace a cui questa maggioranza ci ha abituato. Né trova alcun fondamento la fretta di distribuire i fondi, visto che siamo a febbraio e l'ultimo consiglio risale al 31 dicembre e sono pochissime le commissioni, convocate fino ad oggi. Non è possibile che il centrodestra impedisca una concertazione con le associazioni che chiedono solo di comprendere come si armonizzerà il piano sociale con il piano di azione sanitario sui fondi del Pnrr".

Soddisfazione, invece, era stata espressa per l'approvazione del documento dal capogruppo regionale di Forza Italia Mauro Febbo che parla di un lavoro lungo e meticoloso portato avanti prima dall'assessorato e poi dalla commissione per fornire strumenti di sostegno adeguati e importanti alle fasce deboli della popolazione colpite duramente dalla crisi per la pandemia.

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