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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Caos pronto soccorso, Pettinari (M5s): "Senza la Regione solo parole al vento"

Il vicepresidente del consiglio regionale partecipa alla seduta straordinaria convocata dal centrosinistra in Comune: "Assenti Verì e Marsilio, l'ennesima prova che programmazione non c'è"

“Oggi parliamo al vento”. Caustico il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) che oggi è intervenuto al consiglio comunale straordinario per affrontare le criticità del l pronto soccorso di Pescara, chiesto dal centrosinistra: l'assenza della Regione rende inutile ogni discorso. “Sono molto deluso perché mancano sia il presidente della Regione Marco Marsilio che l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì. Abbiamo solo i soldati che combattono in prima linea, ma io non posso parlare con i soldati”.

I soldati di cui parla Pettinari sono i vertici Asl presenti, il direttore generale Vincenzo Ciamponi, il direttore sanitario aziendale Antonio Caponetti, il direttore sanitario della Asl di Pescara-Popoli-Penne Valterio Fortunato e il primario del pronto soccorso Alberto Albani, intervenuti all'incontro. Diverse le proposte avanzate e le azioni in corso per cercare di arginare criticità che ci sono, hanno confermato, ma a fronte di un presidio aperto solo da sette mesi e in piena pandemia. Soluzioni possibili certo, ma solo palliativi per Pettinari lì dove quello che continua a mancare, torna a denunciare, è la programmazione. “Non c'è un piano di riordino della rete ospedaliera, non c'è un piano sanitario approvato, né un piano operativo. Questo vuol dire che la Regione che governa la sanità brancola nel buio”. Le soluzioni sono tre, per Pettinari: evitare gli ingressi inappropriati nel pronto soccorso, potenziare i distretti sanitari e, soprattutto, riaprire “realmente” gli ospedali di Popoli e Penne e i loro pronto soccorso.

“Quello di Pescara scoppia perché gli accessi inappropriati dovrebbero essere curati sul territorio, ma se la medicina territoriale, i distretti non funzionano o non erogano servizi e i due presidi sono stati depotenziati è inevitabile che si crei un imbuto nel pronto soccorso della città”. L'apertura, annunciata oggi, ai medici stranieri per il vicepresidente è un altro palliativo così come anche una soluzione da lui stesso avanzata che potrebbe essere sì utile, ma non risolutiva. Soluzione che si concretizzerebbe nel far turnare i medici interni facendoli passare anche per il pronto soccorso, ma solo con un incentivo economico. “Ma questo – ribadisce Pettinari – deve sempre farlo la Regione”.

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