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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Dalle opposizioni secco "no" al dup: "Inutile parlare di opere pubbliche, 'l'omertà' su viale Marconi è il simbolo del fallimento"

Centrosinistra e Movimento 5 Stelle votano contro l'ultimo documento di programmazione della giunta Masci. Se per il sindaco è la prova della compattezza del centrodestra, per loro è esattamente il contrario: critiche su tutti i fronti, ma il mancato collaudo della strada e il silenzio che la riguarda basterebbe a descrivere l'attuale maggioranza

Critiche alla gestione del verde, ai problemi irrisolti a cominciare dagli allagamenti, alla raccolta differenziata avviata a Porta Nuova e fino alle scelte fatte sul canile, sono state tante le ragioni che hanno motivato il “no” all'ultimo dup (documento unico di programmazione) della giunta Masci da parte del centrosinista e il Movimento 5 Stelle. Ma è soprattutto il “silenzio” sceso su viale Marconi ad aver per loro dimostrato come quel documento e il piano triennale dei lavori pubblici che pure contiene (2024-2026), non sia altro che“fumo gettato negli occhi dei pescarsi di chi pensa ancora a proporre opere pubbliche in città dopo il disastro di una strada che a oltre un anno dalla fine del cantiere resta senza collaudo”.

A dirlo è stato il capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro che ipotizza quasi un atteggiamento “omertoso” sulla vicenda. E' stato lui il primo a intervenire al momento della dichiarazione di voto al termine della discussione sul dup. Un documento passato con il voto di una maggioranza (20 a 8) che si è mostrata compatta come “non si era mai visto”, ha rimarcato il sindaco Carlo Masci. Unita o no, per le opposizioni comunque una maggioranza “fallimentare”.

Una “incompiuta” quella viale Marconi che è diventata il simbolo dei contrasti tra le due compagini di Palazzo di Città e su cui, ha rimarcato ancora Giampietro “nessuno dai banchi del centrodestra ha il coraggio di parlare per dire cosa se ne farà. Una strada “progettata male” quando alla guida del settore Lavori Pubblici c'era “il dirigente di fiducia del sindaco, l'architetto Fabrizio Trisi”, ha aggiunto riferendosi al dirigente travolto poi dall'inchiesta Tana delle tigri. “Il silenzio che abbiamo visto in questi giorni intorno a questo tema potrebbe sembrare quasi omertà”, ha rimarcato sottolineando che in aula era in quel momento assente l'assessore ai Lavori pubblici Luigi Albore Mascia e rilanciando la polemica sui cantieri che in questi giorni, aveva già lamentato il centrosinistra, hanno mandato in tilt la città perché partito “dopo quattro anni in cui la giunta ha dormito. Ora la città deve essere militarizzata per fare selfie e promettere di continuare in campagna elettorale”. Una gestione “fallimentare dei lavori pubblici con l'assenza di risposte su viale Marconi che dimostra l'imbarazzo clamoroso di questa maggioranza”, ha concluso annunciando il voto contrario al dup del Partito democratico.

Se viale Marconi è simbolo meglio non sarebbe andata anche su tutto il resto, ha rimarcato il capogruppo della lista civica Sclocco Sindaco, il consigliere Mirko Frattarelli. In aula si è presentato con le dichiarazioni fatte due anni fa da Mascia e dal sindaco Masci sui cantieri che si diceva, ha aggiunto, sarebbero partiti “in maniera imminente”. Le strade invece ancora oggi “sono un colabrodo, su parchi e verde pubblico non c'è stata nessuna nuova inaugurazione, ma anzi abbiamo un parco in meno”, ha aggiunto riferendosi all'asilo nido in costruzione in via della Fornace Bizzarri dopo la battaglia giudiziaria portata avanti dai residenti usciti sconfitti. “I giochi nei parchi sono nel degrado e le telecamere negli stessi sono assenti – ha aggiunto sempre elencando gli interventi annunciati -. Il patrimonio arboreo – è tornato ad affermare – è stato decimato. Le nuove piantumazioni sono ridicole; la nuova viabilità in viale Marconi è un disastro e sul fronte sicurezza non si vedono più le telecamere e i droni che tanto sono stati sventagliati”. Grave per lui anche la mancanza di apertura di spazi culturali dopo la chiusura dello Spaz e sulle nuove reti idriche di cui si parlava per Porta Nuova “si è visto il risultato dopo 12 ore di pioggia: era di nuovo tutto allagato”. “Zero interventi sull'arredo urbano – ha detto ancora Fratterlli – con le periferie che sono ancora periferie e il centro che sta diventando periferia ed è vittima del degrado. La ciliegina sulla torta sono le pessime attrazioni natalizie. Speriamo sia l'ultimo piano triennale l'ultimo e ultimo bilancio perché prossima volta toccherà a noi”, ha concluso.

L'attacco all'assessore Mascia è arrivato dalla capogruppo del M5s Erika Alessandrini che ha chiesto un'assunzione di responsabilità sui lavori pubblici e non un vivere “sottocoperta” denunciando anche lei il blocco della città per i cantieri e risollevando la polemica sulla raccolta Porta a Porta nella zona sul della città. Un quartiere “che dopo le angherie di viale Marconi ora è una discarica a cielo aperto dove non ci sono neanche le luci di Natale”. Una realtà “abbandonata come tutte le periferie. Continuare a sventolare il Ferro di Cavallo come vessillo purtroppo non vi basta più”, ha chiosato anche lei annunciando il “no” al dup. "Forse l'assessore - ha aggiunto - è impegnato nella campagna elettorale per la Regione dove spera di ottenere gli stessi plausi ottenuti in Comune".

A rispondere su viale Marconi ci ha provato il presidente della commissione Lavori Pubblici Massimo Pastore parlando di un progetto ereditato dal centrosinistra al di là delle modifiche che hanno trasformato la strada a quattro corsie. Se dunque si dovesse ricercare la causa del problema quella, questa la posizione, andrebbe trovata nella precedente amministrazione perché è per le sue scelte che viale Marconi “si ritrova in questo stato”, ha concluso.

Parole che di certo non hanno convinto le opposizioni dato che inizialmente il progetto a quattro corsie era stato più volte difeso dalla maggioranza per una strada che oggi attende il pronunciamento del consiglio di Stato a seguito del ricorso fatto da commercianti e residenti.

Alle critiche risponde il capogruppo di Forza Italia Roberto Renzetti

Alle critiche ha risposto il capogruppo di Forza Italia Roberto Renzetti che ironizzando sulle critiche sollevate negli anni ha parlato dell'ultimo dup del sindaco Attila promettendo una motosega per Natale all'assessore comunale al Verde Gianni Santilli. “Invece probabilmente questo dup con tutti i suoi limiti e  problemi da risolvere nella nostra città dimostra come si vada verso il completamento di opere iniziate con investimenti corposi che ci portano a proiettare quello che sarà il miglioramento di Pescara anche con quelli che definite 'asfalti elettorali”. “Caro sindaco non se ne azzecca una: o siamo in antico o siamo in ritardo, ma importante è criticare”, ha aggiunto ricordando l'ottenimento della Bandiera Blu. Se qualcosa non è stato messo in cantiere dall'attuale maggioranza, ha concluso ricordando alcune vicende finite sulle prime pagine dei giornali nella legislatura a guida Alessandrini, son stati “i divieti di balneazione e ricorso in ospedale per le intossicazioni”.

Divisione totale dunque sul dup così come sull'ordine del giorno presentato dalla maggioranza per chiedere alla Regione le risorse necessarie a completare alcune delle opere più importanti previste dal piano triennale delle opere pubbliche a valere sui fondi Fsc. Questo perché tra i finanziamenti c'è anche la parte necessaria a completare il progetto dell'area di risulta dove si intende realizzare anche la sede unica della Regione. Queste le premesse con cui ci si avvia alla discussione del bilancio provvisorio con gli oltre 900 emendamenti presentati dalle opposizioni che inizieranno a essere discussi il 19 dicembre.

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