rotate-mobile
Cronaca

Tentato omicidio in piazza Salotto, Pecorale e Yelfry nella stessa aula: disposta la perizia psichiatrica sull'imputato

Iniziato il procedimento per rito abbreviato nei confronti del 29enne originario di Montesilvano che il 10 aprile 2022 rivolse la pistola contro il cuoco 23enne, il legale del giovane dominicano auspica tempi celeri per la perizia: "Le misure cautelari stanno per scadere"

A quasi un anno da quel giorno terribile Yelfry Rasado Guzman e Federico Pecorale, il 29enne che il 10 aprile 2022 gli ha sparato all'interno del locale Casa Rustì di piazza Salotto dove il 23enne di origine dominicana lavorava come cameriere, si sono nuovamente incontrati.

Il procedimento per rito abbreviato nei confronti di Pecorale attualmente detenuto nel carcere di Viterbo con l'accusa di tentato omicidio, è iniziato davanti al gip (giudice per le indagini preliminari) Nicola Colantonio.

“Non capisco per quale motivo abbia deciso di venire da Viterbo qui, avrebbe potuto presenziare in videoconferenza”, ha detto alla stampa come riportato dall'agenzia Ansa, il legale di Guzman Piero Bisceglie.

Nel corso dell'udienza, dopo la costituzione di parte civile, il giudice ha accolto la richiesta del nuovo legale di Pecorale, l'avvocato Valentina Aragona del foro di Roma, perché si proceda con la perizia psichiatrica del 29enne che quel giorno avrebbe compiuto quel gesto per la salatura sbagliata degli arrosticini. Inizialmente a difendere Pecorale era l'avvocato Florenzo Coletti che per lui richiese, subito dopo i fatti, la documentazione relativa alla sua salute mentale e le cure che avrebbe seguito dalla Svizzera, Paese dove Pecorale, originario di Montesilvano, risiedeva e dove ha tentato di tornare con un taxi la sera stessa per essere poi fermato ed arrestato in un'area di servizio sulla A14. 

Il giudice ha nominato la psichiatra Federica Vellante per la perizia: il 16 febbraio presterà giuramento.

“Vediamo cosa emergerà – commenta Bisceglie rispondendo a IlPescara -. Entreremo più in profondità della condizione psicologica di questo signore nei confronti del quale le misure cautelari scadranno a distanza di un anno. A breve bisognerà capire come stanno effettivamente le cose perché rischiamo di rimettere in libertà una persona socialmente pericolosa”, aggiunge spiegando che certamente da parte sua ci sarà una sollecitazione perché la perizia si concluda in tempi brevi e cioè prima che scadano le misure cautelari procedendo poi con il giudizio abbreviato richiesto dall'imputato.

Il 23enne cui quel drammatico giorno è stato letteralmente salvato dai medici dell'ospedale di Pescara che lo hanno operato, ha visto letteralmente cambiare la sua vita. Oggi è su una sedia a rotelle, ma non ha mai perso il sorriso e si è sempre detto certo del fatto che la giustizia farà il suo corso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tentato omicidio in piazza Salotto, Pecorale e Yelfry nella stessa aula: disposta la perizia psichiatrica sull'imputato

IlPescara è in caricamento