Continuano a 360 gradi le indagini da parte dei Carabinieri di Pescara per capire le cause della morte di Roberto Straccia, il giovane di Moresco sparito il 14 dicembre e trovato morto il 7 gennaio.

Secondo alcune indiscrezioni emerse sul quotidiano "Il Resto del Carlino", un amico pescarese di Roberto, fra gli ultimi che lo avrebbero visto vivo, il giorno dopo la scomparsa del giovane aveva dei graffi e delle escoriazioni su un braccio.

Un particolare che, secondo quanto riportato dall'articolo, ora potrebbe acquisire nuova importanza dopo che le speranze di trovare Roberto vivo sono finite sugli scogli di Bari. Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, i Carabinieri avevano riascoltato nuovamente tre amici del giovane; uno di loro fra l'altro si sarebbe anche contraddetto alimentando ulteriormente i sospetti.

Ieri sera intanto durante la puntata di Quarto Grado, non sono emersi nuovi particolari particolarmente importanti. Il criminologo e psichiatra Meluzzi e l'ex comandante dei RIS Garofano hanno confermato di voler aspettare i risultati definitivi dell'autopsia, che potranno chiarire alcuni dubbi ancora presenti sulla morte di Roberto.

Intanto ieri il responsabile degli impianti di videosorveglianza del molo, ai microfoni della trasmissione di Rete 4, ha confermato che solo una parte delle telecamere era effettivamente attiva e registrava, e che quindi non sarà possibile seguire l'intero tragitto percorso dallo studente dopo che è salito e probabilmente sceso dal Ponte del Mare.

Di certo Roberto, a quanto pare, è morto poco dopo la sua scomparsa, al massimo 4 ore dopo l'ultimo spuntino che, secondo i testimoni, sarebbe stato consumato attorno alle 12 del 14 dicembre.

Omicidio, suicidio o incidente? Vedremo se e quando si riuscirà finalmente a dare una risposta a questa triste e tragica storia.

TUTTO SULLA MORTE DI ROBERTO STRACCIA