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Cronaca

Pesca illegale di anguille nel fiume Pescara: conclusa l'operazione della Guardia civile ambientale

Identificate e segnalate all'autorità giudiziaria diverse persone, provenienti da fuori Regione, sorprese a pescare illegalmente le anguille in vari punti del fiume

Sono 4 le operazioni condotte dalla squadra antibracconaggio della guardia civile ambientale per contrastare la pesca illegale di anguille nel fiume Pescara. I 12 volontari hanno infatti identificato diverse persone, provenienti dalla regione Campania, sorprese a pescare illegalmente la specie protetta dal Cites.

L’attività è stata soprattutto incentivata dopo che durante i normali controlli era stato fermato, all’altezza della Fater sul margine del fiume Pescara, un individuo proveniente da Acerra (Napoli) con precedenti specifici di bracconaggio commessi proprio nella Provincia di Pescara dove uno dei componenti era riuscito a dileguarsi. A quel punto sono scattati diversi sopralluoghi e appostamenti in vai punti del fiume per cercare di individuare altri pescatori che in modo illecito e con attrezzature speciali catturavano le anguille soprattutto nella zona del fiume vicina al centro commerciale ex Auchan a Villanova di Cepagatti, e nella zona di Villa Raspa dove è stata individuata una postazione fissa nascosta in una zona molto difficile da raggiungere. Il 23 ottobre è scattata un'operazione assieme ai carabinieri sulla postazione dove sono state fermate tre persone.

I successivi accertamenti portavano al rinvenimento di 15 anguille subito rimesse nel fiume Pescara. I responsabili sono stati denunciati per vari reati fra cui l'associazione a delinquere finalizzata alla cattura e detenzione della fauna ittica protetta. Durante altri controlli sono stati rivenuti tre sacchi di rete contenenti 70 anguille che erano divise per grandezza a partire dalle anguille piccole alle medie e alle grandi, un piccolo allevamento illegale che ignoti avevano nascosto eludendo qualsiasi controllo. Il 15 novembre invece un altro soggetto di nazionalità romena è stato fermato, denunciato e sanzionato per aver posizionato tre nasse illegali per la pesca.

La guardia civile ambientale ricorda che questo genere di pescato è anche potenzialmente pericoloso per la salute degli acquirenti in quanto privo di qualsiasi controllo sanitario. L'attività delle guardie civili ambientali, lo ricordiamo, è totalmente volontaria.

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