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Covid-19, i sindacati chiedono vaccini anche per i non dipendenti asl che lavorano in ambienti a rischio contagio

È la richiesta che fanno le segreterie di Fisascat Cisl Uiltucs Uil

Vaccino anti Covid-19 (Coronavirus) anche ai lavoratori non dipendenti delle Asl ma che comunque lavorano in ambienti altamente esposti al rischio contagio.
È quanto chiedono le segreterie dei sindacati Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Abruzzo che si occupano della tutela dei lavoratori del settore terziario.

Parliamo di un contesto lavorativo davvero variegato che comprende i servizi di pulizia e sanificazione delle sedi, anche ospedaliere, per le quali le lavoratrici sono tenute a svolgere le proprie mansioni in tutti i reparti, compreso quello covid ma anche le operatrici e gli operatori del Cup che sovente lavorano nella stessa sede ospedaliera occupandosi delle prenotazioni delle visite per gli utenti abruzzesi e quindi sempre esposte al contatto con tutti coloro che si recano allo sportello.

Ma anche chi opera nella mensa/distribuzione pasti e vigilanza fissa, ovvero tutti quegli altri lavoratori che ruotano intorno al mondo della Asl e per i quali le organizzazioni hanno richiesto maggiore attenzione e tutela. «Tutti lavoratori che per lo svolgimento quotidiano delle proprie mansioni, durante la prima e seconda ondata, sono stati protagonisti di evidenti sacrifici e rischi, parimenti ai più celebrati operatori sanitari che, quanto meno, hanno ricevuto dalla regione piccole forme di ristoro economico», scrivono Marcella Carletti (Fisascat Cisl) ed Ernesto Magnifico (Uiltucs Uil), «nulla è toccato agli operatori socio sanitari, agli ausiliari e agli infermieri dipendenti delle diverse cooperative o società interinali che hanno lavorato, in numero cospicuo, fianco a fianco dei loro colleghi dipendenti Asl nella gestione della pandemia. Grazie anche al loro coraggio e al loro spirito di abnegazione il sistema ha tenuto».

«Oltre che per una questione di buon senso e di giustizia sociale le organizzazioni sindacali hanno fatto richiamo alla tutela delle condizioni di lavoro prevista dall’articolo 2087 del codice civile che recita: "L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro".
I sindacati auspicano un intervento urgente al fine di inserire in una lista prioritaria al vaccino i lavoratori adibiti ai servizi di pulizia e sanificazione, del centro unico di prenotazione, delle mense e della distribuzione del vitto e della vigilanza fissa, dichiarandosi pronti sin da ora ad azioni finalizzate a ottenere quanto rivendicato con la comunicazione inviata».

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