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Rischi della rete e prevenzione: la polizia accanto ai ragazzi con la campagna "Una vita da social" [FOTO]

Studenti delle scuole medie di Pescara e Montesilvano ospiti del truck giunto in piazza della Repubblica per parlare con gli esperti di cyberbullismo e non solo: una giornata all'insegna della prevenzione, ma anche del divertimento

L'8 marzo, giornata internazionale della donna, è stata l'occasione per la polizia di rivolgersi ai giovani e sensibilizzare studenti e insegnanti ai rischi connessi alla rete con l'undicesima edizione della campagna educativa “Una vita da social”.

Ad accoglierli in piazza della Repubblica dalle 8.30 alle 13, è stato il truck “Una vita da social” giunta all'undicesima edizione, della polizia postale allestito con tecnologie di ultima generazione aperto a tutti i cittadini, perché il tema dei rischi connessi a una società iperconnessa, interessano davvero tutti.

Undicesima edizione della campagna "Una vita da social" della polizia

Gli studenti delle scuole medie di Pescara e Montesilvano hanno così avuto modo di ascoltare e porre le loro domande agli esperti della polizia postale e a due agenti dell'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori della direzione centrale della polizia criminale (Oscad) che si occupa di reati a sfondo discriminatorio. Una realtà che opera nel dipartimento della Pubblica sicurezza e fornisce un valido supporto alle persone vittime di reato a sfondo discriminatorio purtroppo commessi anche attraverso il web.

Una tappa quella di Pescara, per una campagna educativa frutto della collaborazione tra polizia postale e ministero dell'istruzione e del merito, partita da Sanremo in occasione della 74esima edizione del Festival e realizzata nell'ambito del progetto “Generazioni connesse” e con il sostegno di Google che si rivolge dunque soprattutto ai minori.

Dalla sicurezza online, all'uso dei social e fino al cyberbullismo, sono stati tanti i temi di cui anche in città si è parlato con i ragazzi senza tralasciare aspetti quali l'educazione stradale e il contrasto ad ogni forma di discriminazione.

I numeri della campagna educativa "Una vita da social"

“Una vita da social” nel corso degli anni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale hanno incontrato oltre 3 milioni di studenti, sia nelle piazze sia nelle scuole, 247mila genitori, 142mila insegnanti per un totale di 21mila istituti scolastici, oltre 600 città raggiunte sul territorio e due pagine Twitter e Facebook con 135mila like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online. Chiaro l'obiettivo: fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse a un uso distorto delle tecnologie non faccia più vittime di violenze, vessazioni, diffamazioni e molestie online. Per farlo la prevenzione è dunque fondamentale e quella prevenzione parte dalla responsabilizzazione nell'uso della “parola”.

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Un progetto anche partecipativo perché agli studenti è messo a disposizione su Facebook (questo il link di riferimento) anche un diario di bordo da cui hanno la possibilità di lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.

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