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Martedì, 30 Aprile 2024
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La Asl sulla Laboratoristica dei servizi territoriali di Popoli: "Il servizio non si tocca, più efficienza con la riorganizzazione"

L'Azienda sanitaria replica al consigliere regionale Pd Antonio Blasioli che ne aveva denunciato la soppressione e lo spostamento a Pescara e rassicura: nessun depotenziamento neanche per il personale

Un atto teso a migliorare il coordinamento e l'efficientamento della rete della laboratoristica che non comporta e non comporterà “alcuna interruzione, né depauperamento, né depotenziamento, né in termini di personale né in termini di servizi o prestazioni”, al Laboratorio analisi cliniche dell'ospedale di Popoli che solo nell'ultimo anno ha effettuato circa 650mila esami.

Con queste parola la Asl replica alla denuncia del consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli che facendo riferimento alla delibera 1876 del 15 dicembre aveva denunciato la soppressione della Uosd (Unità operativa semplice dipartimentale) e il suo spostamento nella Uoc (Unità operativa complessa) di Pescara.

Nessuna soppressione, precisa quindi la Asl, ma una risposta alla “necessità sempre più avvertita” di “assicurare continuità assistenziale tra ospedale e territorio rendendo il servizio laboratoristico di analisi parte integrante e fondamentale nei processi assistenziali, sia di ambito territoriale che ospedaliero, nella diagnosi e nel supporto alle decisioni cliniche. Tale contesto – spiega in una nota l'Azienda sanitaria - ha determinato un ricorso incrementale alla Medicina di laboratorio, unitamente ad un aumento di complessità dei test richiesti, comportando la necessità di una risposta organizzativa in grado di corrispondere ai bisogni emergenti prontamente e con efficacia, in coerenza con le procedure e le tecniche più innovative. Tale risposta non poteva che muovere da una chiara definizione di ruoli, modelli operativi e competenze in grado di riqualificare l’offerta laboratoristica aziendale. Ne consegue anche una razionalizzazione dei costi, evitando duplicazioni di percorsi e linee di attività”.

“Un assetto organizzativo integrato, del tipo modulato a rete, consente inoltre il rispetto degli standard minimi di efficienza previsti dai vigenti decreti ministeriali – prosegue la Asl -; peraltro il processo di riordino della medicina di laboratorio della Regione Abruzzo, nel prevedere un modello di rete hub e spoke individuando per la Asl di Pescara il nodo hub nella struttura complessa centrale del laboratorio analisi dell'ospedale di Pescara, ha già da tempo delineato una elevata concentrazione dell’attività analitica in strutture centralizzate, così consolidando il servizio a basso volume di attività, il riordino delle procedure di acquisto di beni e servizi, l’utilizzo del sistema informatico ed informativo in rete”.

Si tratterebbe dunque di una riorganizzazione logistica che “consente di far rientrare i laboratori di Popoli e Penne nella piena dignità delle funzioni ospedaliere, con la possibilità di rientrare nella rete formativa universitaria. Consente altresì di centralizzare presso il punto hub la gestione di supporto per l’approvvigionamento dei beni e servizi per l’intera rete laboratoristica, razionalizzandone i fabbisogni anche con riferimento alla centralizzazione delle attività ad investimento complesso, nonché razionalizzandone il ricorso alle risorse umane attraverso l’organizzazione di turnistiche di rete”.

Un'attività quella promossa che tra l'altro, conclude la Asl, “ricomprende anche il presidio ospedaliero di Penne, attualmente oggetto di ristrutturazione, e per la quale è stato già messo in atto il potenziamento del personale sanitario e tecnico, attingendo alle graduatorie concorsuali”.

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