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A bando il centro anziani di piazza dei Grue, Giampietro (Pd): "Sfratto per 220 utenti, si trovi subito una soluzione"

Se ne è discusso nel corso della commissione controllo e garanzia: con la messa al bando chi si aggiudicherà gli spazi potrà destinarli a qualunque altra attività lasciando "fuori" dalla porta gli anziani dato che è quello, spiega Giampietro appellandosi alla giunta perché si trovi subito una soluzione, l'unico centro di Porta Nuova

I 220 anziani che frequentano il centro di piazza Grue inaugurato nel 2011 rischiano di trovarsi senza sede ed essere, in sostanza, sfrattati. Questo perché i locali del centro stati messi a bando per una nuova assegnazione e senza alcun vincolo di destinazione. Questo vuol dire che qualunque associazione, anche con interessi diversi, può partecipare al bando e destinare il locale anche ad una diversa attività.

A denunciarlo è il capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro riferendo di quanto emerso nella seduta della commissione di controllo e garanzia sul tema da lui stesso convocata in qualità di presidente.

“Il centro anziani nacque, con la formula dell’autogestione, sulle ceneri dell’ex centro sociale comunale - spiega - e da allora è stato attivo nei locali della ex sede della Circoscrizione Porta Nuova in piazza Grue, cambiando location al loro interno dopo l’arrivo della sede distaccata del liceo Da Vinci, con la quale il centro ha instaurato un rapporto di collaborazione e buon vicinato”.

“Ora la doccia fredda: l’assessorato alle politiche sociali, interpellato da altri uffici comunali m in vista del bando, non ha ritenuto di dover indicare i locali del centro anziani fra quelli da preservare nonostante ospitino un servizio pubblico a tutti gli effetti, e dunque il settore Patrimonio li ha inseriti nel bando per la concessione degli immobili senza alcun vincolo di destinazione. Tradotto, vuol dire che qualunque progetto associativo legittimamente raggiungerà un punteggio più alto, potrà prendere il posto dell’unico centro anziani del quartiere”, ribadisce Giampietro.

Questo anche perché, sottolinea, “i lavori del piccolo centro sociale di Borgo Marino Sud sono fermi ormai da mesi e non c’è l’ombra di una nuova partenza: il rischio è davvero quello di una chiusura definitiva del centro. Un conto è attualizzare sul piano amministrativo il rapporto fra Comune e centro anziani, o anche mettere a bando la gestione dello stesso: un altro conto è invece mettere completamente a rischio l’esistenza del centro, che è inaccettabile”.

Il capogruppo Pd un appello lo fa quindi direttamente alla giunta: “nell’ambito delle opportunità consentite dalla normativa si trovi la soluzione per salvaguardare l’utenza dell’unico centro anziani presente in quel quartiere, esempio fra l’altro di una gestione efficiente senza gravare, se non per le utenze, sui conti dell’ente. Noi – conclude - siamo pronti a fare la nostra parte per individuare al più presto, fin dal prossimo consiglio comunale, una soluzione condivisa”.

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