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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Gli autobus fanno troppo rumore nel parcheggio di via San Luigi Orione: la Tua ha 30 giorni per risolvere il problema

Le manovre dei mezzi hanno fatto registrare, rileva l'Arta, il superamento i limiti di legge. L'inquinamento acustico costituirebbe un rischio per la salute pubblica: emessa l'ordinanza amministrativa perché si attuino tutti gli interventi utili a riportare il rumore entro i parametri previsti

Troppo rumore sia di giorno che di notte nel parcheggio della Tua (società unica di trasporto abruzzese) di via San Luigi Orione: entro 30 giorni dovrà attuare soluzioni capaci di ridurlo e dunque far sì che i tanti autobus che entrano, escono e si spostano nell'arco della giornata nello spazio loro dedicato, lo facciano senza superare i limiti previsti dalla legge.

Questo quanto previsto dall'ordinanza dirigenziale emanata dalla dirigente del settore Sostenibilità ambientale e transizione ecologica Emilia Fino il 23 novembre. Ordinanza che fa seguito, si legge, sia alla relazione fonometrica fatta nell'area dell'Arta (Agenzia regionale tutela dell'ambiente) e protocollata il 3 ottobre “in cui si riscontrava – si legge - il superamento del valore limite differenziale diurno e notturno del livello sonoro nella modalità di misura 'a finestre aperte', per i livelli sonori generati dalle movimentazioni e dallo stazionamento di autobus nell’area esterna del parcheggio, esercito da Tua Abruzzo”, sia alla proposta avanzata dalla Asl e protocollata il 16 ottobre perché si procedesse con l'atto.

Non si specifica perché quella rilevazione sia stata fatta, ma è ipotizzabile che siano stati i residenti della zona a farne richiesta proprio per il rumore; certo è che ora la società dovrà trovare soluzioni per ridurre il rumore perché quello prodotto, si legge ancora nell'ordinanza, “fa ritenere che l'inquinamento acustico descritto possa risultare dannoso per la salute pubblica”. Entro 30 giorno la società dovrà quindi mettere in atto “adeguati interventi di bonifica” adottando “ogni utile accorgimento tecnico, funzionale ed organizzativo atti a ricondurre il rumore di che trattasi entro i limiti previsti dalla normativa vigente”. Una volta risolto il problema nei tempi previsti sarà sempre compito di Tua produrre la documentazione necessaria a dimostrare “l’avvenuta esecuzione di adeguati interventi tecnici funzionali ed organizzativi che consentano il rientro del valore limite differenziale negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”.

Nello specifico entro i termini previsti il legale rappresentante della società di trasporto pubblico dovrà far pervenire al servizio che ha emanato l'ordinanza, al comando di polizia locale, all'Arta e al servizio Igiene e sanità pubblica della Asl, la documentazione con la descrizione degli interventi eseguiti per l'abbattimento delle emissioni sonore e la valutazione di impatto acustico redatto da un tecnico competente in cui sia dimostrata, si legge ancora nell'atto, l'efficacia degli accorgimenti tecnici adottati e il relativo contenimento delle emissioni di rumore.

In alternativa Tua potrebbe, come previsto dalla legge, anche fare ricorso al Tar (Tribunale regionale amministrativo) entro 30 giorni dalla notifica dell'ordinanza o, in alternativa, avanzare un ricorso straordinario al presidente della Repubblica entro 120 giorni.

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