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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Rancitelli

Natale a Rancitelli per il candidato sindaco Domenico Pettinari con la prima "Passeggiata della legalità"

Lo aveva annunciato e lo ha fatto così come sarà il 26 dicembre, ma se quella passeggiata è un modo per "sfidare" l'illegalità che si annida nel "quadrilatero più pericoloso della città e della regione", è alle istituzioni che si appella perché ci siano i controlli interforze e con l'esercito a piedi, il posto fisso h24. "Nel mio programma elettorale ci saranno i Gruppi di pronto intervento sociale"

Il candidato sindaco Domenico Pettinari come annunciato, ha fatto nel giorno di Natale la prima delle “Passeggiate della legalità” nel quartiere Rancitelli partendo da quel numero 15 di via Lago di Capestrano e che è il fulcro “del quadrilatero più pericoloso della città e di tutta la regione”, afferma.

Con lui alcuni sostenitori, ma non cittadini perché loro "hanno troppa paura ed è normale visto il clima che si vive qui. Sono esasperati: ormai vivono segregati in casa", dice a IlPescara che lo ha raggiunto telefonicamente. Che quella passeggiata l'avrebbe fatta lo aveva annunciato in occasione della conferenza stampa di sabato 23 dicembre in quello che ha definito “il nuovo fortino della droga” e dopo aver subito le ennesime minacce perché non si presentasse, aveva raccontato lui stesso. “Anche stasera prima di iniziare la diretta qualcuno ha inveito contro di noi, ma non importa – rimarca -. Siamo qui perché ce lo chiedono i cittadini onesti”. Non ha paura a definire “sistema mafioso” quello che si anniderebbe nel quartiere da sempre difficile e dove, ha sempre detto, non si sarebbe trovata una soluzione con l'abbattimento del Ferro di Cavallo. Una vera e propria “sfida” a quel sistema mafioso la sua, lo sottolinea ricordando che nella zona di attività antimafia ne sono state pure compiute a dimostrazione della pericolosità della zona.

“Qui serve il pattugliamento a piedi di polizia, carabinieri ed esercito come fu fatto in via Caduti per servizio a Fontanelle e non il passaggio in auto e serve il presidio fisso h24”, afferma. Cose che in realtà chiede da anni così come “un'operazione seria e concreta di sfratto degli occupanti abusivi delle case popolari che vanno date ai cittadini onesti”. “Sono in questo fortino della droga perché io lo voglio debellare, ma lo posso fare solo se sarà sindaco. Ecco perché mi appello nuovamente alle istituzioni perché si intervenga con forza in questo quadrilatero dell'illegalità”.

Un tema quello delle periferie che sarà dunque centrale nel suo programma elettorale. Programma nel quale, spiega, inserirà la nascita dei "Gruppi di intervento sociale" composti da psicologi, assistenti sociali e sociologi che possano entrare in queste case per capire e prevenire il disagio sociale giovanile che qui è pazzesco".

Una prima passeggiata che si ripeterà anche il 26 dicembre e che vuole essere il modo per esprimere tutta la vicinanza a quei cittadini onesti “che si rivolgono a noi perché davvero non ce la fanno più”, ma anche una risposta alle minacce di chi, sottolinea ancora, non vuole che si presenti nel quartiere.

Dell'occasione aveva ricordato proprio oggi (25 dicembre) anche sul suo profilo social parlando proprio dell'esasperazione dei cittadini. “È per loro che non possiamo voltarci dall’altra parte. Mentre la maggioranza dei cittadini in altri quartieri può celebrare con serenità il Natale in questo maledetto fazzoletto di terra si vende morte e la morte vengono a comprarla da tutte le parti della nostra regione – aveva scritto - Qui i mercanti di morte minacciano, aggrediscono , rendono la vita degli onesti un inferno e gli onesti, anche nel giorno del Santo Natale, hanno paura a vivere. Io non abbandonerò gli onesti”.

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