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Inail: diminuiscono gli incidenti mortali sul lavoro, anche in Abruzzo

Il dato emerge dagli open data dell'istituto nazionale assicurazione Infortuni sul lavoro relativi nei primi 11 mesi del 2022. Il dato è in linea con quello del Paese dove però a crescere sono le denunce di malattia professionale

Meno infortuni mortali sul lavoro in Abruzzo. Il dato emerge dagli open data Inail riferiti ai primi 11 mesi del 2022 (la rilevazione è al 30 novembre). Nello specifico a livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 1.006 e cioè 110 in meno rispetto alle 1.116 registrate nei primi 11 mesi del 2021 (-9,9 per cento), sintesi di un decremento delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-33,6 per cento) e di un incremento nel periodo maggio-novembre (+11,1 per cento), nel confronto tra i due anni. Si registrano 145 casi in meno rispetto al periodo gennaio-novembre 2020 (1.151 decessi) e nove in più rispetto al periodo gennaio-novembre 2019 (997 decessi). A riportarlo è l'agenzia Adnkronos.

I dati rilevati al 30 novembre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento per i primi 11 mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei casi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 882 a 722 per il notevole minor peso delle morti da Covid-19, mentre quelli in itinere sono passati da 234 a 284. Il calo ha riguardato soprattutto l’industria e servizi (da 946 a 859 denunce), seguita da conto Stato (da 48 a 35) e agricoltura (da 122 a 112). Dall’analisi territoriale emerge un incremento di tre casi mortali nelle Isole (da 75 a 78) e un decremento di 73 casi al Sud (da 297 a 224), di 26 nel Nord-Est (da 250 a 224), di otto al Centro (da 212 a 204) e di sei nel Nord-Ovest (da 282 a 276). Tra le regioni con i maggiori decrementi, la Campania (-33 casi mortali), la Puglia e il Friuli Venezia Giulia (-20 ciascuna), l’Emilia Romagna (-18), l’Abruzzo (-17) e il Lazio (-14). Tra le regioni che registrano aumenti, invece, si segnalano la Calabria (+13 casi), la Lombardia (+11) e la Toscana (+8).

Il calo rilevato tra i primi 11 mesi del 2021 e del 2022 è legato soprattutto alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 1.002 a 893, mentre quella femminile passa da 114 a 113 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 944 a 817 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 41 a 49) e degli extracomunitari (da 131 a 140). Dall’analisi per classi di età, da segnalare l’incremento di casi mortali tra i 25-39enni (da 144 a 184 casi) e tra gli under 20 (da 10 a 21) e il calo tra gli over 39 anni (da 926 a 768). Al 30 novembre di quest’anno risultano 18 denunce di incidenti plurimi avvenuti nei primi 11 mesi, per un totale di 44 decessi, 42 dei quali stradali. Nel periodo gennaio-novembre 2021 gli incidenti plurimi erano stati 16 per un totale di 27 decessi, 23 dei quali stradali.

Ad aumentare nei primi 11 mesi del 2022, riporta ancora l'agenzia, sono state le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail: 55.732 il totale per una crescita di 4.928 casi (+9,7 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2021 (14.806 casi in più, per un incremento percentuale del 36,2 per cento, rispetto al pari periodo del 2020, e 824 casi in meno, con una riduzione dell’1,5 per cento, rispetto al periodo gennaio-novembre 2019).

I dati rilevati al 30 novembre di ciascun anno mostrano un aumento per i primi 11 mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+9,9 per cento, da 41.894 a 46.024 casi), agricoltura (+8,9 per cento, da 8.455 a 9.207) e conto Stato (+10,1 per cento, da 455 a 501). A livello territoriale, l’incremento delle patologie denunciate è stato più consistente nelle Isole (+23,3 per cento), seguite da sud (+10,2 per cento), nord-ovest (+9,6 per cento), Centro (+9,1 per cento) e nord-est (+4,0 per cento).

In ottica di genere si rilevano 3.997 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 37.132 a 41.129 (+10,8 per cento), e 931 in più per le lavoratrici, da 13.672 a 14.603 (+6,8 per cento). Nel complesso, l’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 47.032 a 51.503 (+9,5 per cento), sia quelle degli extracomunitari, da 2.596 a 2.840 (+9,4 per cento), e dei comunitari, da 1.176 a 1.389 (+18,1 per cento). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi 11 mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.

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