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Sabato, 27 Aprile 2024
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Entro metà novembre il mercato lascia la strada parco: gli operatori incontrano l'assessore Cremonese

Il 2 novembre l'incontro convocato dall'esponente della giunta per valutare dove si dovrà realizzare il nuovo mercato che lascia il posto alla filovia. Il comitato Strada parco bene comune che ribadisce la sua contrarietà all'infrastruttura ha chiesto di esserci e chiede di lasciare il mercato dov'è fino a quando "il tracciato non sarà conforme"

Le certezze sono due e cioè che il mercato dalla strada parco andrà via e che al suo posto ne nascerà un altro. Lo assicura l'assessore comunale al Commercio Alfredo Cremonese che il 2 ottobre incontrerà gli operatori per discutere del “dove” dovrà nascere il nuovo mercato. Una riunione cui, tramite pec, ha chiesto di partecipare anche il comitato Strada bene comune dato che nel suo Statuto, scrive nella richiesta inviata, prevede “il perseguimento di iniziative volte alla salvaguardia e la valorizzazione” del tracciato dove passerà la filovia.

Proprio questa, come noto, ha determinato la chiusura dello storico mercato per il quale ora si cerca una nuova collocazione. Come anticipato da IlPescara le ipotesi al vaglio sono due. Crearlo nel parcheggio nord, a pochi metri dal complesso Le Naiadi o ricrearne uno in centro città, ma in zone differenti: una soluzione quest'ultima che consentirebbe sì di avere il mercato più vicino al luogo che lascerà, ma che allo stesso tempo, sottolinea Cremonese al nostro giornale, implicherà nel caso passaggi più complessi dovendosi istituire una nuova viabilità nel giorno del mercato in diverse zone della città.

Al momento la terza certezza che potrebbe però essere oggetto di proroga è il “quando” il mercato se ne andrà dalla strada parco e questo dovrebbe avvenire entro metà novembre a meno che Tua, spiega ancora l'assessore, sulla base dei lavori che si stanno facendo sul tracciato, non consenta di restare più a lungo. Nelle intenzioni, spiega ancora l'assessore, c'è quella di dare continuità al mercato e cioè di far sì che nel momento in cui si andrà via dalla strada parco sia già tutto pronto perché il nuovo mercato sia in attività. Mancando due settimane, se mai il termine dovesse restare quello annunciato, questo potrebbe dipendere oltre che dal tempo anche dal dove alla fine gli operatori saranno collocati. “Il percorso è stato sempre condiviso”, spiega l'assessore rimarcando che non c'è mai stata alcuna intenzione di cancellare il mercato, ma solo di delocalizzarlo data l'impossibilità di restare lungo quel tracciato anche per la presenza dei cavi elettrici e dei rischi che ne potrebbero conseguire.

L'incontro si terrà dunque giovedì 2 novembre alle 15.30 e visto che di tempo oggettivamente ce n'è poco, si auspica possa essere risolutivo per dare una risposta agli operatori, ma anche ai cittadini che hanno sempre frequentato quel mercato e che comunque dovrà necessariamente raggiungerlo nella nuova collocazione. Il comitato da parte sua, essendosi sempre opposto alla filovia su cui però l'ultima parola l'ha espressa il consiglio di Stato accogliendo le istanze delle istituzioni e della Tua, ribadisce con un post pubblicato la sua contrarietà allo spostamento del mercato ed è per questo che, nella convinzione che i collaudi non saranno poi così semplici, all'assessore chiede di far sì che lo stesso resti nella sua collocazione storica “fintantoché il tracciato non sarà reso conforme al regolare esercizio dell’impianto Trm, ideato trent’anni fa e mai ultimato”. L'occasione per lo stesso per ribadire le ragioni di quel “no” e criticare nuovamente i lavori che si stano facendo per realizzare la filovia rimarcando che quel mercato è “un patrimonio consolidato infungibile prezioso per il benessere collettivo”.

Al di là delle posizioni ovviamente distanti tra chi da trent'anni lotta per farla la filovia e chi da trent'anni lotta per non farla, la certezza è che la sentenza del consiglio di Stato ha dato il via libera definitivo per la sua messa a terra e che il mercato, anche per l'incolumità di operatori e avventori, lì no potrà più esserci. Si dovrà ora capire quando e dove sarà spostato e proprio di questo si discuterà nell'incontro convocato dall'assessore comunale.

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