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Dolci (Confesercenti): "Meno movimento serale vuol dire meno gente di giorno e più insicurezza, nei negozi i furti sono quotidiani"

La presidente dell'associazione denuncia come le varie ordinanze restrittive nella zona della movida di piazza Muzii abbiano portato sempre meno gente in centro facendo aumentare l'illegalità e i timori e ora con il piano di risanamento acustico i timori, afferma, crescono

Meno vita sociale serale nelle zone centrali vuol dire anche meno persone che guardano le vetrine dei negozi e tornano il giorno dopo per entrarci: spegnere la cosiddetta “movida” non farebbe male solo al food&beverage, ma avrebbe anche ricadute importanti sul commercio e persino sulla sicurezza.

A sostenerlo è la presidente della Confesercenti Pescara Marina Dolci parlando del piano di risanamento acustico che le associazioni di categoria e cioè anche Confartigianato, Confcommercio e Cna, chiedono all'amministrazione di ritirare prima che il 13 aprile torni in aula per la definitiva approvazione.

“I furti ormai sono quotidiani e rivediamo anche gli scippi”, sostiene Dolci imputando il problema anche alle minori presenze che si registrano di sera nella zona di piazza Muzii e delle vie limitrofe. Che il commercio viva di questo lo sottolinea anche il direttore della Confesercenti Gianni Taucci: chi esce la sera per un aperitivo, per una cena o per un dopocena le vetrine le guarda, spiega, e torna nei giorni seguenti. 

Sebbene una conseguenza a latere, quella della sicurezza sarebbe comunque un problema legato anche alle tante restrizioni della cosiddetta movida che tra ordinanze e contro-ordinanze che hanno interessato la zona negli ultimi anni, avrebbero portato sempre meno gente a vivere quella parte di città. Un aspetto questo sottolineato più volte dai rappresentanti delle associazioni di categoria proprio per dire "no" a quel piano che faceva leva su una situazione oggi "anacronistica", afferma l direttore della Confartigianato Fabrizio Vianale.

“Furti sono stati compiuti in pieno giorno anche prendendo merce dalle vetrine”, spiega Dolci. Un problema quello della sicurezza che nella zona in realtà è stato segnalato anche tramite un avvocato da esercenti e cittadini con la questura che ha subito rafforzato i controlli. Per le associazioni di categoria una buona cosa di certo, ma sul tema della vita sociale non si fanno passi indietro: il giusto equilibrio tra diritto al riposo ed esercenti va trovato perché una città che vive in modo sano, questo lo sottolineano, di giorno, vive in modo sano anche di giorno con una sorta di movimento di ritorno che garantisce più movimento e di conseguenza, spiega Dolci, anche più sicurezza.

Un'ennesima riflessione che le associazioni chiedono all'amministrazione di fare in vista di quel piano pensato proprio per la zona di piazza Muzii, ma che ricadute le avrà su tutto il territorio comunale precisano e che sta già facendo male all'economia della zona con in più, ribadisce la presidente Confesercenti, un aumento della percezione di insicurezza da parte di chi in quell'area lavora.

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