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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Centro / Piazza del Sacro Cuore

Italia Nostra sui lavori di riqualificazione in corso Umberto I e piazza Sacro Cuore: "Non ci sarà alcuna mitigazione climatica"

L'associazione fa alcune considerazioni e critiche in merito al cantiere del Comune che sta per aprire lungo corso Umberto I e piazza Sacro Cuore, in particolare sulla questione del suolo dedicato al verde e alla mitigazione del calore

La riqualificazione di corso Umberto I e di piazza Sacro Cuore voluta dall'amministrazione comunale, nonostante quanto dichiarato nei progetti, non porterà ad alcuna mitigazione climatica sul fronte della porzione di suolo lasciata al verde. A dirlo l'associazione Italia Nostra di Pescara in merito al cantiere che sta per partire in pieno centro, realizzato con fondi Pnrr. Fra le finalità, spiega l'associazione, vi è anche la rigenerazione del verde pubblico preesistente finalizzato anche alla mitigazione dei cambiamenti climatici in corso

"La depavimentazione, o de-sealing, consiste in un intervento volto a riportare alla luce suolo libero con inserimento di verde. È la ricetta più efficace per la mitigazione dell’isola di calore. Ma a Pescara per corso Umberto I e piazza Sacro Cuore si prevede, al contrario, una diminuzione delle aree libere al suolo. In piazza Sacro Cuore si passerà da 600 m² a soli 100 m² circa di terreno libero; gli alberi saranno tutti eliminati (tranne la magnolia) e, con Corso Umberto, saranno solo una ventina in più le piante (nuove ma giovanissime) rispetto alle attuali (adulte): non certamente un contributo alla forestazione urbana."

Secondo Italia Nostra, il progetto nell'esecuzione tradisce l'obiettivo in quanto si prevede una pavimentazione drenante in blocchetti prefabbricati: ma essa non arreca un significativo apporto ai fini della mitigazione climatica in quanto la latenza termica, cioè il rilascio del calore accumulato, rimane sempre la stessa del calcestruzzo. La diminuzione di porzioni di terreno libero (la superficie delle aiuole) porterà al contrario a un peggioramento dell’isola di calore. La sostituzione della pavimentazione scura con una chiara non compensa di certo, nel bilancio termico, la perdita di circa 500 mq di suolo libero, che offre i noti servizi ecosistemici dovuti alla evatraspirazione. Le piante giovani impiegheranno anni per fornire gli stessi benefici delle alberature adulte di piazza Sacro Cuore, mentre i lecci potevano essere curati tramite endoterapia e cure culturali.

"La pavimentazione drenante poi crea il problema di un'adeguata ossigenazione del terreno sottostante: le radici degli alberi non hanno bisogno solo di acqua ma anche di ossigeno; la scelta di privare gli alberi delle naturali zone vitali (le aiuole in terra) potrebbe determinare un loro veloce deperimento e, comunque, uno sviluppo stentato. Un progetto che, bilancio termico alla mano, peggiorerà quindi l’isola di calore. Un progetto senza il coraggio di depavimentare, che punta semplicemente alla sostituzione del verde esistente, invece che affiancarlo e implementarlo".

L'associazione poi conclude che l'assetto del corso e della piazza evidenzierebbe come si tratti quindi un progetto che tradisce le sue stesse premesse e aumenta la vulnerabilità cittadina al cambiamento climatico.

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