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La rivolta iraniana e la forza, lo scrittore Esamil Mohades a Spoltore: "Inevitabile la caduta del regime"

Un dibattito molto interessante quello tenutosi nella sala consiliare del Comune di Spoltore alla presenza anche dell'attivista Shahed Sholeh che ha sottolineato l'importanza di conoscere fenomeni così importanti come quello che sta interessando ora il suo Paese dove proprio le donne sono le prime vittime, ma anche le grandi protagoniste

L'Iran, la difficile situazione che si sta vivendo e il ruolo delle donne vittime e protagoniste della rivolta che sta spaccando il Paese, è stato al centro dell'incontro “Donna, vita, libertà” tenutosi nella sala consiliare del Comune di Spoltore che ha visto la presenza dell'attivistà Shahed Sholeh e dello scrittore Esamil Mohades che hanno portato la loro testimonianza sulla vita in Persia.

“La paura è ciò su cui si fonda ogni regime – ha detto il sindaco Chiara Trulli nel suo saluto - e per questo ringrazio i nostri ospiti, persone che rischiano la vita anche semplicemente parlando qui in Italia della situazione nel loro paese”. Mohades ha ricordato i timori dell'occidente in caso di caduta del regime, che comunque considera “inevitabile” nonostante “nessuno abbia una sfera di cristallo in grado di prevedere quando accadrà”. Significativa secondo lui la partecipazione altissima allo sciopero di tre giorni, iniziato proprio ai primi di dicembre, e invocato dai manifestanti.

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L'Iran è scosso da disordini a livello nazionale in seguito alla morte della ragazza curda iraniana Mahsa Amini lo scorso 16 settembre, dopo essere stata arrestata dalla polizia morale: una delle più forti sfide alla Repubblica islamica dalla rivoluzione del 1979. “1500tasvir”, un account Twitter con 380 mila follower incentrato sulle proteste, ha condiviso video di negozi chiusi in aree commerciali chiave, come il bazar di Teheran, e in altre grandi città come Karaj, Isfahan e Shiraz. Giorni fa si è lasciato intendere la possibilità di fermare la polizia morale, che sono poi agenti in strada che vigilano sull’abbigliamento femminile, ma questa, come ha confermato Mohades, è solo una bugia per cercare di calmare le acque.

“Sono rimasta colpita – ha commentato l'assessore Francesca Sborgia - dalla possibilità che hanno gli uomini nella teocrazia iraniana di avere fino a quattro mogli ufficiali, più quante mogli temporanee desiderano: per una settimana, un mese o vent’anni, a discrezione dell’uomo”.

Sholeh ha parlato della forza della rivoluzione che ha coinvolto donne, uomini, universitari, e della consapevolezza che tutti hanno avuto nel contrastare il regime. Con l'associazione delle Donne democratiche iraniane in Italia, di cui è portavoce, Sholeh lavora per far conoscere le persecuzioni che il popolo iraniano subisce quando cerca di far valere i diritti fondamentali.

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