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Semestre nero per le morti sul lavoro in Abruzzo: già il doppio rispetto al 2022, sensibile il calo degli infortuni

La Cgil fornisce i dati Inail e traccia un bilancio ancora una volta negativo della situazione chiedendo interventi urgenti e risolutivi per garantire la sicurezza. Se da una parte gli infortuni sono crollati del 30 per cento, il contrario è avvenuto per i decessi passati dai 9 del 2022 ai già 18 del 2023: tutti uomini quelli che hanno perso la vita

Meno incidenti sul lavoro, ma più decessi. Non è un quadro confortante quello delineato dall'Inail Abruzzo per il periodo gennaio-luglio (a fornire i dati è la Cgil regionale): i morti sono raddoppiati a fronte di un calo degli incidenti del 30 per cento. Se questi nei primi sette mesi del 2022 erano stato 10mila 306, nel periodo considerato del 2023 sono stati 7mila 156.

La provincia in cui se ne registrano di più è Chieti con 2mila 197: seguono Teramo con mille 920, Pescara con mille 556 e L'Aquila con mille 483. Complessivamente le donne coinvolte sono state 2 mila 568 pari al 36 per cento.

Nell’88 per cento dei casi (6mila .294), gli infortuni sono avvenuti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, nei restanti 862 si è trattato di incidenti in itinere (cioè durante il percorso casa-lavoro).

Dai 9 decessi del 2022, però, si è passati ai 18 fin qui registrati nel 2023. Tutti uomini i lavoratori che hanno perso la vita: 7 in provincia di Teramo, 6 in quella di Chieti e 5 in quella di Pescara, mentre non ne sono stati registrati in quella dell’Aquila. Due, tra l'altro, gli incidenti mortali in itinere e quattro quelli che hanno coinvolto lavoratori stranieri.

Per quanto riguarda i settori, continua ad avere il triste primato (nel 2023 con 16 morti) quello dell’industria, dei servizi e delle costruzioni. Due quelli registrati nell'agricoltura.

Per il segretario regionale della Cgil Abruzzo Molise Francesco Spina i numero “confermano, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia urgente affrontare il tema 'sicurezza sul lavoro' risolvendo quei problemi che mettono quotidianamente a rischio la salute di troppe lavoratrici e troppi lavoratori.

Sono necessari sforzi sia a livello nazionale che locale affinché si garantisca a tutte e tutti un lavoro sicuro e dignitoso e per far ciò è necessario l’aumento di ispezioni e verifiche, il rispetto delle normative e la costruzione di una vera cultura della sicurezza. Ed anche per queste rivendicazioni la Cgil Abruzzo Molise – annuncia -sarà in piazza a Roma il prossimo 7 novembre nella manifestazione dal titolo 'La via maestra: insieme per la Costituzione'”.

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