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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La nostra città raccontata su Rai 5 con il documentario "Pescara, l'estate infinita"

Domenica 9 gennaio alle ore 22,10 andrà in onda un interessante speciale in cui si parlerà di D'Annunzio, Flaiano, Galeone, Zeman ed Eriberto

Il capoluogo adriatico torna a essere protagonista in tv. Domenica 9 gennaio, infatti, in seconda serata su Rai 5 andrà in onda un interessante documentario dal titolo "Pescara, l'estate infinita", a cura di Giuseppe Sansonna. La nostra città verrà raccontata come un luogo sospeso sul mare e tra due anime, legate ai suoi due rappresentanti più illustri: il poeta Gabriele D'Annunzio e lo scrittore e sceneggiatore Ennio Flaiano.

Il primo, Poeta Guerriero, esteta armato e grande immaginifico, aveva cantato i propri natali nel realismo magico delle novelle della Pescara. Il secondo, caratterizzato da un'ironia sorniona e cinica, era molto distante dalla retorica dannunziana e ha raccontato la provincia balneare e "vitellona" della sua città, riversandola nel mondo onirico di Fellini. Il film "I vitelloni", che tutti ricollegano a Rimini, deve in realtà il suo titolo proprio ai ricordi d'infanzia di Flaiano. E proprio il buon Ennio, nato a poche decine di metri da casa D'Annunzio ma a quasi cinquant'anni di distanza, da bambino guardava la vecchia madre del Vate struggersi di malinconia per il figlio lontano. Segno di un ulteriore collegamento tra i due estrosi personaggi.

Tornando allo speciale che verrà trasmesso domani da Rai 5, si parlerà altresì di alcuni pescaresi che, tra goliardia, imprenditoria e vocazione all'impresa spettacolare, hanno fatto rivivere il mito di D'Annunzio in pieni anni '80. Gente che si buttava a mare con la motocicletta, a Capodanno, come Eriberto Mastromattei, compianto re della balneazione pescarese. O come Gino Pilota, socio di Benetton, intimo di Ayrton Senna, a cui aveva fatto conoscere e amare Pescara.

E c'è poi la Pescara campione d'Europa di pallanuoto, con l'asso spagnolo Manuel Estiarte, quella del calcio champagne di Giovanni Galeone prima e di Zdenek Zeman poi, e quella vitalissima e notturna degli anni '70, con i suoi calciatori talentuosi e nottambuli, come Giorgio Repetto. O come Marco Masoni, talentaccio dal ginocchio friabile, che secondo alcuni ispirò ad Andrea Pazienza la fisicità del suo personaggio più celebre: Andrea Zanardi. Nella vita, tuttavia, Masoni assomigliava più a Pentothal, tra passione politica, chitarra blues e fughe hippie alle Barbados, nauseato dal conformismo del calcio italiano. Tutto questo sarà visibile a partire dalle 22.10, orario previsto d'inizio per la messa in onda del documentario.

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