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Domenica, 28 Aprile 2024
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Anche la Croce Rossa abruzzese in prima linea per i terremotati di Turchia e Siria: "Impossibile per ora arrivare con i nostri mezzi sul posto"

Abbiamo raggiunto il presidente della Croce Rossa Abruzzo Gabriele Perfetti che ci ha spiegato come la sezione regionale abbia aderito alle raccolte fondi avviate dalla Croce Rossa nazionale e da Unhcr Unicef e Rai

Anche la Croce Rossa abruzzese è in prima linea per sostenere le popolazioni terremotate della Turchia e Siria, colpite dalle potenti scosse di qualche settimana fa culminate con il sisma da 7.9 gradi della scala Richter. Abbiamo raggiunto il presidente regionale Gabriele Perfetti, che ci ha spiegato come fino ad ora non ci sia stato un invio diretto di mezzi, materiali e personale a causa delle gravi problematiche legate alla logistica:

"Parliamo di un contesto molto più complesso da raggiungere rispetto all'Ucraina, dove siamo intervenuti immediatamente con lo scoppio della guerra per sostenere le popolazioni locali. La distanza, infatti, è maggiore e soprattutto vi sono grosse difficoltà per i collegamenti stradali per raggiungere le regioni colpite dal sisma ed è dunque praticamente impossibile penetrare fino al confine fra la Turchia e la Siria. Ma da subito abbiamo aderito con convinzione alle raccolte fondi lanciate sia dalla Croce Rossa nazionale, sia dall'Unhcr Unicef e Rai. In questo modo, il nostro sostegno sarà concreto nei progetti che verranno realizzati per aiutare nella ricostruzione e nel sostegno d'emergenza le centinaia di migliaia di persone che sono rimaste senza casa dopo le terribili scosse delle scorse settimane"

Perfetti poi spiega che la Croce Rossa abruzzese era pronta, all'indomani della prima e devastante scossa, a partire con un'equipe tecnica ma poi si è deciso di attendere proprio per le difficilissime condizioni logistiche del viaggio ma anche per le notizie che arrivavano dalle zone terremotate, dove sono subito intervenuti i Paesi confinanti con Turchia e Siria per un aiuto immediato.

"Per la guerra in Ucraina, all'inizio siamo riusciti a partire consegnando beni raccolti grazie alla generosità dei cittadini abruzzesi e delle istituzioni locali, ma anche lì poi abbiamo aderito a raccolte fondi importanti che hanno permesso, ad esempio, di acquistatre 10 ambulanze ed un gatto delle nevi. Non escludiamo comunque che potrà esserci un invio di convogli dall'Abruzzo. L'obiettivo è quello di arrivare all'acquisto diretto di materiali e beni sul posto grazie alle raccolte, da preferire a viaggi e spedizioni almeno in questa situazione specifica".

Ricordiamo che proprio nelle ultime ore vi sono state nuove scosse di terremoto importanti in Turchia, con magnitudo fino a 6 gradi della scala Richter. Attualmente il bilancio delle vittime è di circa 50 mila morti in Turchia, ma per quanto riguarda la Siria le informazioni sono frammentarie a causa delle restrizioni imposte dal regime al Governo.

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