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Lunedì, 29 Aprile 2024
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In città gli anziani rappresentano il 30 per cento della popolazione, ma verso di loro c'è poca attenzione: la relazione del garante

Giancarlo Roio la portata per l'approvazione (che non c'è stata) in consiglio comunale il 28 settembre e la fotografia che ne emerge è quella dell'eccessiva sottovalutazione dei problemi socio-assistenziali che interessano una fascia di età sempre più numerosa e che ha voglia di essere parte attiva. Tante le proposte avanzate dal garante: dalle corsie preferenziali alla pet therapy

Troppo sottovalutate le condizioni di disagio vissute dalla popolazione anziana che a Pescara rappresenta il 30 per cento del totale. Una sottovalutazione che si risconterebbe in tutti gli ambiti e sia nelle azioni dell'amministrazione che nei servizi offerti, a cominciare da quelli sanitari. Ad affermarlo e fornire il dato è il garante degli anziani Giancarlo Roio che presenterà la sua relazione in occasione del consiglio comunale di giovedì 28 settembre, ma i contenuti del documento inoltrato e contenente le problematiche e le proposte avanzate per migliorare le condizioni di vita socio-sanitaria di una categoria fragile come è quella degli anziani, risale all'aprile 2022 quando, come previsto dalla legge, è stata inviata al presidente del consiglio comunale e il sindaco.

L'obiettivo ora è che, ottenutane l'approvazione, si faccia molto di più per garantire una serena terza età agli anziani pescaresi. Diverse le criticità rilevate da Roio. Le più “eclatanti”, come le definisce, sono quelle che ci si trova a vivere nei pronto soccorso dove le infinite ore di attesa per chi ha già problemi legati a patologie, ma anche già solo all'età, creano non pochi problemi agli anziani così come il diritto alla cura è messo a rischio dalle lunghe liste d'attesa per cui o si è costretti ad aspettare anche più di un anno, denuncia, per fare una visita specialistica o un esame radiologico nonostante i codici di urgenza. L'alternativa è quella di pagare per le prestazioni “intramoenia”, metodo fortemente criticato dal garante per gli anziani sia per ragioni etiche che pratiche perché una pratica possibile solo a chi ha una disponibilità economica tale da consentirgli di accedere a quelle cure che sono invece un diritto di tutti.

Le proposte del garante per migliorare la qualità della vita della popolazione anziana:

Per questo tra le proposte avanzate c'è quella di creare delle corsie preferenziali per le persone fragili. Corsie riservate sia all'interno degli uffici pubblici comunali, che delle Asl (vedi il pronto soccorso), ma anche negli uffici postali. Un appello che il garante aveva già fatto nei mesi scorsi.

Una relazione lunga e articolata dove si parla molto dei problemi, ma anche delle soluzioni soprattutto in relazione ad un più che possibile salto di qualità nella vita degli anziani: azioni che facciano sentirli realmente parte della società e utili alla stessa. Ecco perché tra le realtà che si chiede di attivare ci sono la Consulta cittadina permanetene per i diritti degli anziani che funga proprio da organo consultivo e propositivo sui temi sociali e socio-sanitari o anche la costituzione delle associazioni e dei comitati di quartiere e di zona dei cittadini fondati sul principio di sussidiarietà orizzontale e capaci di promuovere progetti di cooperazione pubblico-privato sul territorio.

Sulla scia di tante altre città italiane si chiede poi l'attuazione delle cosiddette “Case di quartiere” attraverso ad esempio la riconversione dei vecchi centri sociali: luoghi di partecipazione alla vita sociale e politica della città dove i “nonni” e le “nonne” possano interagire anche con il resto della popolazione, giovani inclusi.

Altra proposta quella dell'attivazione dei servizi pubblici di “telesoccorso” e “teleassistenza" con il primo a carico ai servizi sociali comunali e le Asl che garantiscano assistenza ai malati cronici, alle persone con problemi di salute o con disabilità che vivono in situazioni di disagio grazie ad un collegamento diretto casa-centrale operativa, e il secondo che garantisca un monitoraggio periodico dell'anziano quando questo vive in condizioni di particolare isolamento.

Nella relazione si parla anche di attivazione del servizio pubblico di accompagnamento e trasporto per gli anziani che devono sbrigare pratiche quotidiane, come andare in un ufficio postale, prenotare un appuntamento in ospedale, andare a fare la spesa e tutto ciò che da soli faticano a fare. Quindi il sostegno finanziario a progetti promossi da comitati e associazioni dei cittadini a maggioranza di anziani che vogliono mettersi a servizio della città recuperando spazi pubblici o, ad esempio, pulendo le aree pubbliche.

Tra le proposte anche quella della pet therapy domiciliare che, come è noto, è un fattore di benessere per chi vive condizioni di disagio e isolamento e che può dare un apporto positivo sia agli anziani che agli animali che troverebbero un amico cui fare compagnia e sostenere.

Il garante Roio chiede anche l'introduzione di procedure di monitoraggio e di valutazione ex ante ed ex post della gestione dei servizi pubblici per gli anziani garantiti dagli enti pubblici e privati. Monitoraggio da fare con il supporto degli studenti del liceo di Scienze umane che troverebbero qui un'occasione di alternanza scuola-lavoro.

Infine la Consulta permanetene per i diritti delle persone anziane che ha lo scopo, specifica il garante, di favorire il cosiddetto “invecchiamento attivo”.

“Riconoscere la 'preziosità' dell'apporto degli anziani alla collettività anche nel tempo del non-lavoro, permetterebbe inoltre agli stessi di aprirsi a nuovi stimoli e motivazioni alla vita e di riappropriarsi di un 'sé sociale', dopo il pensionamento, che eviterebbe l'umiliazione e la sofferenza per l'ingiustizia discriminata subita dalla vita sociale, economica e civile, in una sorta di silenzioso e forzoso esilio dal mondo”, specifica nella relazione che il 28 settembre sottoporrà al consiglio comunale.

Elezioni comunali e regionali, l'appello del garante per gli anziani alle forze politiche:

“Auspico che la relazione venga approvata dall’intero consiglio superando in questa circostanza inopportune distinzioni ideologiche e partitiche, in una visione politica trasversale, non competitiva e conflittuale, ma solidale e collaborativa – dichiara quindi Roio alla vigilia del passaggio in aula -. In tal modo le iniziative proposte per rendere la vita degli anziani più decorosa, dignitosa e serena all’interno della società, nella propria casa e nel proprio quartiere potranno essere considerate e ricomprese all’interno del dup (documento unico delle opere pubbliche) di questo anno per una loro operativa attuazione attraverso i successivi documenti di bilancio e di programmazione”.

Un appello a tutte le forze politiche lo lancia anche in vista delle prossime elezioni comunali e regionali “affinché vogliano inserire nei loro programmi elettorali la problematica degli anziani, recependo le osservazioni ed i suggerimenti avanzati nella relazione al fine di rendere la vita degli anziani 'più degna di essere vissuta'. Non dobbiamo dimenticare – conclude il garante - che il processo di invecchiamento e con esso la qualità di vita è un tema che riguarda tutti, non solo noi anziani, in quanto tutti siamo soggetti e, si auspica, a vivere la fase della vecchiaia”.

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