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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Gli studenti manifestano per il diritto allo studio e centrano l'obiettivo: convocati al tavolo tecnico regionale

Chiedono una nuova legge regionale e si sono rivolti all'assessore all'Istruzione Pietro Quaresimale: entro i primi di dicembre sarà fissato l'incontro, gli ha fatto sapere l'ente, ma se così non sarà la mobilitazione proseguire. La consigliera M5s Stella alla protesta degli universitari dell'Aquila

Venerdì 17 novembre sono scesi in strada gli studenti pescaresi così come in tutto l'Abruzzo per chiedere una nuova legge regionale che tuteli il diritto allo studio, e un risultato lo hanno ottenuto: “la Regione ci ha convocato e comunicato che per i primi di dicembre avremo una data per il primo tavolo tecnico. Se ciò non dovesse accadere, continueremo a mobilitarci fino a quando non avremo decisionalità sulle tematiche che ci riguardano”.

A dirlo è Chiara Contini, coordinatrice della Libera associazione studentesca presente al corteo che da piazza Salotto ha sfilato per raggiungere proprio la sede regionale di piazza Unione. Gli studenti parlano di “gravi carenze all'interno della scuola” e all'ente chiedono risposte.

“Oggi come studenti e studentesse ci siamo attivati nella nostra città per chiedere di ricostruire un nuovo modello di scuola – spiega Contini - ci troviamo ad oggi ad affrontare un sistema scolastico basato su un sistema che aumenta le diseguaglianze sociali ed economiche e ignora le nostre richieste”. Quest’anno Pescara ha portato in piazza la “Piattaforma politica”, una proposta di legge proprio degli studenti “che propone azioni concrete per garantire a tutta la comunità studentesca il loro diritto”. Quello che chiedono è dunque un ruolo attivo nella redazione della nuova legge e è all'assessore regionale all'Istruzione Pietro Quaresimale che si sono rivolti: “la legge regionale sul diritto allo studio deve essere riformulata e chiediamo che venga fatto in base alle esigenze di noi studenti in quanto siamo noi ad attraversare quegli spazi”.

Al tavolo saranno chiamati, questo l'accordo, ma se così non sarà gli studenti ribadiscono che continueranno a portare avanti le loro azioni dimostrative. “Lo sciopero studentesco di oggi – conclude il sindacato studentesco - è solo l’inizio per poter andare a costruire realmente una scuola pubblica, sicura e priva di ogni discriminazione”.

La consigliera Stella (M5s) in piazza con gli universitari a L'Aquila: "Garanzie sulle borse di studio"

Così come a Pescara si è manifestato anche in altre città dato che il 17 novembre è la giornata internazionale degli studenti. Gli universitari a L'Aquila la hanno protestato davanti a palazzo dell'Emiciclo e con loro in piazza c'era anche la consigliera regionale del M5s Barbara Stella che torna a sottolineare come tra i primi diritti che gli vanno garantiti c'è quello delle borse di studio che devono essere “erogate nei tempi adeguati e non più considerate come un rimborso spese”.

“Il centrodestra che governa regione Abruzzo ha dimostrato ampiamente tutto il suo pressappochismo sul questo tema visto che, ancora oggi, più di 400 studenti dell’università Chieti-Pescara, i cosiddetti 'idonei non beneficiari', sono in attesa della borsa dello scorso anno. Una situazione che nella nostra regione si ripete da molti ultimi anni come in un loop che ha messo a dura prova studenti, famiglie ma anche i nostri atenei, dai quali i giovani decidono, sempre più frequentemente, di scappare”.

“Se non si agisce subito – conclude la consigliera - rischiamo di trasformare i nostri atenei in scatole vuote, altro che culle del sapere”.

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