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Martedì, 30 Aprile 2024
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Nessun dirigente tecnico per il Comune: bocciati tutti i candidati che ambivano al posto a tempo indeterminato

Sono partiti in 57 per la prova scritta, all'orale sono arrivati solo in 6 e nessuno di loro è riuscito a convincere la commissione esaminatrice: tutto da rifare

Sono partiti in 57, ma alla fine non ci è arrivato nessuno. Ha dell'incredibile quanto avvenuto con il concorso del Comune di Pescara per la copertura di un posto a tempo indeterminato da dirigente tecnico: i candidati sono stati tutti bocciati. Già lo scritto non era andato benissimo a dire la verità, ma all'orale cui solo in sei erano riusciti ad approdare, c'è stata la catastrofe.

Nessuno è riuscito a rispondere correttamente ai quesiti posti dalla commissione esaminatrice composta dal consigliere della corte dei conti Maria Concetta Carlotti (presidente), dal direttore generale del Comune Pierluigi Carugno e dal dirigente della Provincia Marco Scorrano.

A non farcela sono stati anche due dirigenti del Comune che speravano di raggiungere la stabilizzazione, ma nonostante il bando fosse chiaro sugli argomenti d'esame sia per quanto concerne lo scritto che per quanto concerne l'orale a quanto pare e seppur con rammarico, il posto per ora rimarrà vacante. Un posto per cui il bando era stato inizialmente pubblicato nel 2020. Complice forse anche la pandemia e le difficoltà oggettive di questi ultimi anni, tutto è slittato e sembrava essere arrivato il momento per colmare questo vuoto. Così però non è stato.

Ai candidati per le prove si richiedevano nozioni di public managment, organizzazione aziendale e tecniche di project managment; la conoscenza della disciplina del lavoro pubblico, della gestione delle risorse umane e finanziarie con particolare riferimento alle tecniche direzionali, ai sistemi di valutazione dei risultati e della performance; la conoscenza degli elementi di pianificazione, programmazione e controllo dell'azione amministrativa; la conoscenza dell'ordinamento degli enti locali, comprensivo dell’ordinamento finanziario e contabile; la conoscenza del diritto amministrativo e diritto costituzionale, normativa in materia di accesso, trasparenza e privacy nonché della normativa in materia di contratti e appalti pubblici e della legislazione in materia urbanistica, pianificazione territoriale generale e di settore, edilizia e tutela del territorio nonché in materia di lavori pubblici ed espropri, anche in materia ambientale. Altri argomenti di prova erano nozioni di topografia e costruzioni con particolare riferimento alle costruzioni e manutenzioni edilizie e stradali; elementi di diritto civile con particolare riferimento ad obbligazioni e contratti, proprietà e diritti reali, beni della pubblica amministrazione; nozioni di diritto penale con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione e ancora la normativa in materia di amministrazione digitale; elementi di informatica e conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse nell’attività di un ente locale e, ovviamente, la conoscenza della lingua inglese.

Commissione troppo inflessibile o scarsa preparazione? Di certo ognuno avrà la sua da dire, resta il fatto che è tutto da rifare.

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