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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Due spiagge libere per gli amici a quattro zampe e per tutti ci sono le regole da seguire per vivere in sicurezza l'estate

Per chi vuole portare il proprio peloso in spiaggia restano due gli arenili (uno a nord e uno a sud) cui accedere. Le regole però non sono solo per loro: con le ordinanze della Regione e della capitaneria stabiliti i divieti che vanno da quello di fumare a riva a quello di occupare l'arenile con lettini e altre attrezzature

Due le spiagge libere dove accedere con i propri amici a quattro zampe anche nel 2023 e regole precise da rispettare. Lo prevede l'ordinanza dirigenziale del Comune così come a stabilire le regole dei giusti comportamenti che in spiaggia devono tenere le persone e i titolari delle attività balneari è l'ordinanza emanata dalla Regione Abruzzo e dalla Capitaneria di Porto.

Le spiagge dove i cani possono accedere e le modalità con cui possono farlo

Fatta la salva la disponibilità dei gestori delle concessioni balneari di consentire l'accesso agli amici a quattro zampe, per quanto riguarda le spiagge libere dove poterli portare a Pescara le due restano sempre le stesse: quella tra la concessione Mare Blu e Fosso Vallelunga nella zona sud e quella tra le Hawaii e La Lampara nella zona nord.

Obbligatorio tenere gli animali al guinzaglio o con la museruola e portare sempre con sé il libretto delle vaccinazioni o comunque l'idonea certificazione sanitaria. Vietato andare al mare se la propria cagnolina è nel periodo mestruale e quindi in calore.

Corre anche l'obbligo di far sì che il proprio animale resti nel perimetro del proprio ombrellone o di quello dello stabilimento o comunque nelle immediate vicinanze del padrone per evitare che possano disturbare gli altri bagnanti. In carico al proprietario anche l'obbligo di raccogliere le deiezioni e diluire quelle liquide.

Se non espressamente vietato è consentito far fare il bagno al proprio amico a quattro zampe seppur sempre sotto il controllo del proprietario e comunque sempre fuori dalle fasce orarie di balneazione individuate dall'Autorità marina per la balneazione. Vietato per loro l'accesso a piscine, docce, aree attrezzate per scopi ludici e sportivi.

Per proteggere l'animale da colpi di calore devono comunque essere predisposte arre dove poterli fare rinfrescare. Sempre consentito comunque l'accesso ai cani guida per le esigenze dei non vedenti, ai cani delle forze dell'ordine e, previa autorizzazione, ai cani muniti di brevetto di salvataggio.

L'inosservanza delle regole prevede una sanzione dai 100 ai 1.000 euro. Sanzione prevista anche per chi in spiaggia arriva con cani privi di microchip, tatuaggio di riconoscimento o altro documento a identificarli.

Le regole per i titolari degli stabilimenti e per i bagnanti: il numero da chiamare per le emergenze

L'area riservata alla balneazione è fino a 300 metri dalla battigia e in quel tratto è vietato transitare con barche, ma anche windusrf, kitesurf e attrezzature simili ad eccezzioni dei natanti da diporto tipo jole canoe, pattini, mosconi e lance. Vietato anche l'ancoraggio nel tratto riservato alla balneazione con l'obbligo per chi ha le concessioni di mettere i cartelli per indicare il limite acque sicure dove l'acqua non supera un metro di profondità.

Per quanto riguarda la balneazione questa è sempre vietata nei porti e gli approdi, alle foci dei fiumi, dei torrenti e dei canali e in altri tratti esplicitamente previsti dall'ordinanza della capitaneria.

Vietato occupare con qualunque attrezzatura (lettini, sdraio, ombrelloni, pedalò, natanti, postazioni di salvataggio) la fascia di cinque metri dalla battigia, al fine di assicurare spazio in caso di necessità di intervento. Vietato poi tenere la musica troppo alta e fumare sulla battigia oltre che vicino alle aree gioco dei bambini. Tra i divieti previsti dalla Regione, anche quello di esercitare forme di commercio e promozionali sull'arenile. Vietato ovviamente lasciare rifiuti a terra o in mare anche se raccolti in una busta e accendere fuochi siano essi a fiamma libera o prodotti da fornelli elettrici.

Tra i divieti anche quello di pescare a meno di 500 metri dagli arenili frequentati dai bagnanti eccetto che per la pesca sportiva con canna da riva che si può comunque fare solo in orari specifici. Obbligatorio poi per chi faccia immersioni al di fuori della zona di mare riservata alla balneazione segnalare la propria presenza con un galleggiante rosso con bandiera rossa con una striscia diagonale bianca e, di notte, con una luce lampeggiante visibile. Una visibilità che in ogni caso deve essere di non meno di 300 metri.

Da segnalare anche l'eventuale volontà di nuotare al di fuori del limite dei acque di balneazione o con le stesse modalità o indossando una calottina che contrasti con il colore del mare così da essere visibile. In estate così come per tutto l'anno è vietato transitare, sostare, pescare o tuffarsi dalle opere di difesa della costa come pannelli e scogliere frangiflutti. Divieto che vale anche per le piattaforme galleggianti prendisole.

Per quanto riguarda le attività di salvataggio sono definire le responsabilità in capo alle concessioni che devono sempre garantirla, così come assistenza deve esserci nelle spiagge libere. A vigilare su tutti ci sono comunque gli uomini e le donne della guardia costiera per i quali la stagione “Mare sicuro” è iniziata il 16 giugno.

Per ogni emergenza bisogna chiamare il “Numero blu” 1530.

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