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Sabato, 27 Aprile 2024
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Chi bivacca e chi dà da mangiare agli animali, De Collibus: "Zero regole nella pineta dannunziana"

Il presidente della sezione dell'Archeoclub di Pescara torna a occuparsi della Riserva naturale pineta dannunziana

Giulio De Collibus, presidente della sezione dell'Archeoclub di Pescara, torna a occuparsi della Riserva naturale pineta dannunziana, nota anche come parco d'Avalos. La prima cosa che fa notare De Collibus, dopo un sopralluogo effettuato nella giornata di ieri (19 giugno), è che i frequentatori dell'area verde non rispettano minimamente il cartello sul quale si legge: "È vietato somministrare alimenti agli animali selvatici". Di conseguenza, il presidente dell'Archeoclub lancia un appello: "Per dignità dell'istituzione, togliete quel cartello che nessuno rispetta. Ci vengono a portare mangime anche interi gruppi familiari". Ed evidenzia che ieri una donna aveva "appena finito di vuotare due sporte, circondata da tutti i pennuti".

Ma i problemi legati all'inosservanza delle regole non finiscono qui. Ci sono infatti anche alcuni bivacchi non autorizzati: "Al di là del limite consentito - sottolinea De Collibus - ieri una coppia ha fatto un pic-nic e poi si è messa a dormire. Quando manca la sorveglianza ognuno fa quello che gli pare. Si può dormire in un parco, ma nei posti dove ciò è permesso. È proibito superare certi limiti delineati dal cordone. Limiti che non ho posto io e non mi sono inventato io, perché li ha messi il proprietario del parco, ossia il Comune di Pescara. Quella coppia era molto al di là del cordone che delimita gli accessi, ma ormai nel parco D'Avalos si può fare tutto, tanto mancano i controlli. Eppure in quel posto basterebbe anche una sola persona, che potrebbe pure girare in bici".

Già a gennaio De Collibus aveva attaccato l'amministrazione in quanto, dopo il passaggio della gestione dalla Regione all'ente comunale, non avrebbe mai provveduto a nominare un comitato di gestione né un direttore. Assente, come detto, un minimo di sorveglianza nonché un piano di gestione. E tra poco più di un mese ricorrerà il primo anniversario dell'incendio che, durante l'estate 2021, devastò buona parte della stessa pineta dannunziana.

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