VIDEO | Naiadi, i dubbi di Blasioli (Pd): "Dopo tanti annunci un affidamento fatto in silenzio tra sostituzione del rup e doppie procedure"
Il consigliere regionale presenta una nuova interpellanza e si interroga sul perché dopo tante parole nessuno della maggioranza si sia espresso dopo l'affidamento ventennale. Dalla composizione della commissione e possibili conflitti, alla sostituzione last-minute del responsabile del procedimento unico, sono diverse le domande cui chiede di rispondere il 17 ottobre in consiglio regionale
Un silenzio che lo ha spinto a presentare una nuova interpellanza chiedendo che sia discussa in consiglio regionale il 17 ottobre. Un'interpellanza in cui mette nero su bianco quei dubbi che chiede di chiarire per garantire tutta la trasparenza dovuta per un affidamento da 33 milioni di euro.
Il primo dubbio riguarda l'affidamento diretto d'urgenza che interessava sempre il Club Acquatico e che, di fatto, non ci sarà. “Come è stato possibile – chiede Blasioli – fare un affidamento diretto in pendenza di un bando se questo si può fare solo quando un bando va deserto?”. Quindi una risposta la chiede sul perché con la determina precedente l'affidamento e cioè la 316, sia stato sostituito il rup (responsabile unico del procedimento). “Peché è stato esonerato pochi minuti prima che la commissione si riunisse per l'unica offerta pervenuta?” chiede sottolineando che non sembra sufficiente la motivazione data e cioè che è stato fatto “per una riorganizzazione degli incarichi di lavoro interna all'Agenzia regionale per la committenza (Areacom)? Una circostanza strana – dice ancora – che lascia molti dubbi anche nella motivazione. Di che riorganizzazione si parla? Come mai non viene specificato di più su quali siano le esigenze di riorganizzazione? Quali sono le esigenze dell'Arecom per sollevarlo e sostituirlo?”.
Quindi proprio la commissione e il bando. “Può essere – incalza l'esponente dem – che chi lo ha scritto sia anche parte della commissione che ha giudicato le domande?”. Una domanda questa che ha anche inviato al servizio Anticorruzione di Areacom e alla Regione citando la sentenza del 27 febbraio del consiglio di Stato 2387 in cui si legge che “chi ha redatto la lex specialis non può essere componente della commissione, costituendo il principio della separazione tra chi predisponga il regolamento di gara e chi è chiamato o concretamente applicarlo una regola generale posta a tutela della trasparenza della procedura, e dunque a garanzia del diritto delle parti ad una decisione adottata da un organo terzo ed imparziale mediante valutazioni il più possibile oggettiva, e cioè no influenzate dalle scelte che l'anno preceduta”. Si tratterebbe dunque, afferma Blasioli, “di una grave violazione se con la determinazione 305 del 21 settembre con cui il direttore di Areacom ha nominato la commissione giudicatrice comprendesse chi ha proceduto a stilare i criteri per l'affidamento ventennale e a mio avviso anche di chi ah proceduto a curare l'affidamento al Club Acquatico e su questa circostanza siamo certi che si tratti del direttore Cavallo, oltre al fatto che il direttore si sia autonominato presidente della commissione esaminatrice”.
Infine un'ultima domanda e cioè l'affidamento vero e proprio, quello da 33 milioni di euro per vent'anni, andato ad una società con 10mila euro di capitale. Il dubbio di Blasioli è sulla capacità “di un'associazione sportiva con questo capitale di far fronte ad un bando così importante”, ma anche su con quale affidamento inizierà la gestione: se con la gestione ventennale o con l'affidamento d'urgenza che, ricorda, prevede per quattro mesi spese e utenze a carico della Regione.
“L'8 agosto – conclude ribadendo la mancanza di risposte avute – Marsilio diceva: 'stiamo lavorando in silenzio per garantire un lavoro duraturo'. Dobbiamo riconoscergli un grandissimo risultato”.
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