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Crisi nera per il Pescara Calcio, Pignoli a Sebastiani: "Riconsegni simbolicamente le chiavi della società al sindaco"

Il consigliere comunale si rivolge direttamente al presidente del Delfino e chiede al sindaco di attivarsi in prima persona per trovare una soluzione a quello che definisce "il punto più basso della storia calcistica cittadina dal fallimento del 2009"

“In questa situazione il presidente del Pescara Daniele Sebastiani può fare solo una cosa: riconsegnare simbolicamente le chiavi della società al sindaco di Pescara”.

Questa per il consigliere comunale Massimiliano Pignoli il gesto da compiere per mettere fino alla crisi che da tempo riguarda la società e una discesa inarrestabile della squadra al momento rimasta senza allenatore.

“Invito il presidente del Pescara se davvero da pescarese tiene così come dice alla sua squadra, a mettere in atto questa azione: riconsegni la società nelle mani del sindaco”, ribadisce Pignoli che parla del “punto più basso della storia calcistica cittadina dal fallimento del 2009. Credo che a questo punto occorra un atto di responsabilità da parte del massimo dirigente. Per me che per tanti anni ho seguito il Pescara dalla curva nord, e che con tanti ultras ho diviso gioie e dolori, ma momenti indimenticabili, vedere oggi il Pescara in questa situazione è un grande dolore. Vedere una squadra che rappresenta migliaia di tifosi, è un dolore grandissimo”.

“Se dopo anni di lavoro non si è ancora riusciti a trovare degli imprenditori interessati a rilevare la società biancazzurra, si proceda anche per questa strada”, prosegue chiedendo un impegno in prima persona anche al sindaco “per trovare una soluzione positiva a questa vicenda per garantire il futuro del calcio biancazzurro”. 

“Il Pescara Calcio non è di Sebastiani, ma è della città e dei suoi tifosi”, chiosa Pignoli. “Un patrimonio che è storia, passione e amore di una tifoseria che non merita queste umiliazioni e mortificazioni sportive. Occorre il lavoro e l’impegno di tutti per garantire un futuro al calcio della nostra città al di là della categoria. Che la palla passi anche al sindaco. Lo dico ancor prima che da amministratore cittadino, da pescarese e da tifoso. Il Pescara Calcio - conclude - non può morire. Occorre garantire un futuro alla nostra società”.

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