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Pescara, il minutaggio dei giovani è un tesoretto

La società biancazzurra a fine anno incasserà il premio della Lega Pro per l'impiego in campo di calciatori under nati dal '99 in poi. Auteri in campo con una formazione dall'età media di 26 anni

Il Pescara in serie C si ritrova un tesoretto in casa: quello che a fine stagione arrivaerà dalla Lega Pro per l'utilizzo dei giovani in campionato.

La valorizzazione dei talenti cresciuti nel vivaio e l’impiego in campo di giocatori considerati “under” dal regolamento della serie C, frutteranno alla società un bel tesoretto al termine di questa stagione.

I vari Pompetti (2000), Diambo (2001), Sorrentino (2002), Veroli (2003), Rauti (2000) Nzita (2000), Chiarella (2002), Bocic (2000) e non solo (rientra nella categoria anche Rasi, ’99), con il loro minutaggio elevato a fine stagione si tramuteranno in una risorsa preziosa per la casse del club e per la sua sostenibilità.

Per la stagione sportiva 2021/22 sono considerati “under” i calciatori nati nel 1999, 2000, 2001, 2002 e nelle annate seguenti. Per ciascuna gara del campionato di serie C sarà determinato il minutaggio di ogni società solo in caso di superamento della soglia minima di 270 minuti giocati da ogni singolo calciatore e fino alla soglia massima di 450 minuti giocati.

Nel girone B, dal regolamento della Lega Pro, ogni minuto di un “under” vale 14,61 euro, con una maggiorazione del 150% se il giocatore è cresciuto nel vivaio del club.

Nel girone C il premio più alto: ogni minuto che un giovane calca il prato verde nel girone del sud vale 20,50 euro, mentre nel girone A vale poco meno di 13,92 euro.

Per fare un esempio pratico, quindi, una partita da titolare di un baby vale per il Pescara oltre 1.300 euro. Se il giovane è del vivaio, va considerata la maggiorazione del 150%. Anche per questo motivo, il Pescara sta cercando di coniugare adesso le sue esigenze tecniche e di classifica (cercare di vincere il più possibile e lottare fino alla fine per il ritorno in B) con quelle del regolamento under. Le promozioni sul campo di Sorrentino tra i pali, Veroli in difesa e Diambo a centrocampo, rientrano perfettamente in quest’ottica, unite alla certezza Pompetti, ormai titolare inamovibile. E’ probabile che anche il mercato di gennaio venga improntato su questa logica, svecchiando la rosa con le cessioni e portando nello scacchiere di Auteri qualche elemento di qualità che rientri nei parametri della premialità per la valorizzazione dei giovani.

L’anno scorso – con un’unica tariffa per i tre gironi – è stata la Virtus Verona la società che ha raccolto di più dal minutaggio degli under: 800mila euro per il club del presidente-allenatore Gigi Fresco. Il Foggia, nel girone C, raccolse 500mila euro. Cifre fondamentali per la sopravvivenza dei club in terza serie, a maggior ragione in questo momento storico, con stadi deserti, sponsor in fuga e zero soldi dai diritti tv.

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