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Politica Portanuova / Viale Guglielmo Marconi

Giampietro (Pd) sulla zona 30 in viale Marconi: "Un'ammissione di fallimento per la giunta Masci, ora servono risposte"

Il centrosinistra presenta un'interrogazione per avere chiarezza sui lavori in viale Marconi e il capogruppo del Pd Piero Giampietro commenta l'introduzione della zona 30 avvenuta con l'installazione della segnaletica

Troppi punti oscuri, spese lievitate rispetto al progetto e poca chiarezza. I consiglieri di centrosinistra Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli assieme al consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli attaccano nuovamente l'amministrazione Masci sul progetto riguardante viale Marconi, anche alla luce dell'introduzione della zona 30 scattata con il posizionamento nelle ultime ore della segnaletica che impone il limite massimo su tutta l'arteria stradale. Il centrosinistra parla di un'incubo senza fine per chi vi transita, per i residenti e i commercianti con un danno d'immagine notevole per la città.

"Fra le domande poste dal centrosinistra, alle quali la giunta Masci è chiamata a rispondere in forma scritta, si chiede “quanto è durato complessivamente il lavoro di Viale Marconi rispetto agli iniziali 189 giorni”, “quanto è stato speso fino ad oggi per Viale Marconi, tra appalto principale e affidamenti extra appalto”, “quanto tale somma sia in aumento rispetto all’iniziale somma di 1.183.495,71 milioni di euro prevista con affidamento di cui alla determina n. 985 del 31/03/2020”, “se siano state sollevate contestazioni alle singole ditte che hanno operato su Via Marconi per i ritardi, e nel caso quali, oppure, nel caso in cui non siano state sollevate contestazioni quali giustificazioni a supporto questa amministrazione assume in merito per confermare la validità dell’azione amministrativa su tale ‘plurimo appalto’”.

Altri punti da chiarire, secondo il centrosinistra, sono quelli sulle aiuole che risultano già lavorate per la parte verde "dal 17 e dal 23 giugno come risulta da alcune foto contenute sulla pagina Facebook “Salviamo Viale Marconi” mentre l’affidamento è stato ratificato alla ditta ‘Il Melograno’ solo con Determina 1601/2022 del 19 agosto 2022; conseguenzialmente, come mai dopo l’affidamento diretto di cui alla Determina 1600/2022 del 19 agosto 2022 alla ditta Rapino per il rialzo di tombini e caditoie non si siano registrati lavori”, “le motivazioni per le quali se il dirigente del settore Lavori pubblici ha rilevato un inadempimento contrattuale del servizio così grave non abbia escusso la relativa polizza professionale per il ristorno dei danni subiti dalla stazionea appaltante”, “come è stato possibile affidare l’installazione degli impianti semaforici sui seguenti incroci: via Spaventa, via Mazzarino, via da Celano, alla ditta Rapino e poi riaffidarli alla ditta Teknosignal con affidamento diretto mediante altro atto amministrativo esterno all’appalto principale e solo in seguito approvare la variante del 17 ottobre 2022 in cui detti semafori venivano espunti dal quadro economico dell’appalto in cui erano originariamente ricompresi”

Domande che, secondo i consiglieri, si pongono ognio giorno i cittadini e alle quali la giunta fino ad ora ha risposto con un silenzio imbarazzato e imbarazzante, e ora con questa interrogazione scritta le risposte dovranno arrivare per capire cosa sta succedendo.

La zona 30: parla Giampietro

Intanto il capogruppo del Pd Piero Giampietro, da noi interpellato per l'attivazione della zona 30 con il posizionamento della segnaletica ha commentato:

"Viale Marconi ormai è un incubo senza fine e paradossalmente l'istituzione della zona 30 è l'ultimo di una lunga serie di problematiche che stanno di fatto, terrorizzando coloro che sono costretti o che intendono attraversare in auto, a piedi, con la bici o monopattino quell'arteria stradale. Siamo favorevoli in linea generale ad un potenziamento della sicurezza soprattutto per l'utenza debole, ma qui siamo davanti ad un pasticcio senza fine e l'istituzione della zona 30 di fatto rappresenta un'ammissione di fallimento da parte dell'amministrazione Masci. L'intero progetto di viale Marconi, infatti, era finalizzato a rendere questa strada a scorrimento veloce: ora, dover istituire il limite di 30 km/h quando ci si è resi conto che ci sono grossi problemi di sicurezza, non solo dimostra il fallimento ma fa credere (erroneamente) che azzerare la velocità risolverà tutti i problemi. Il progetto ha visto mille modifiche e varianti, contraddittorie spesso fra loro, generando anche un possibile buco finanziario per l'ente oltre alla perdita di qualsiasi credibilità per l'amministrazione comunale. "

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