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Secco "no" del presidente Foschi alla riapertura del cantiere di viale Primo Vere: "Per il traffico sarebbe di nuovo caos"

Tanti i lavori in corso nella zona sud della città e la galleria san Silvestro ancora chiusa non riaprirà almeno per cinque mesi, riferisce il presidente della commissione Mobilità. Al sindaco Masci e l'assessore Mascia chiede subito un incontro: "Non posso credere che quest'ultimo in due mesi non abbia individuato soluzioni"

Troppo il traffico che si crea ormai da mesi con il crollo della galleria San Silvestro e gli altri lavori in corso nella zona sud della città non consentirebbero alla zona di “tollerare altre strade chiuse alle auto, a partire da quelle arterie che poi sono assi di snodo strategici”. A dichiararlo è il presidente della commissione comunale Mobilità Armando Foschi che ha chiesto ufficialmente al sindaco Carlo Masci e l'assessore comunale ai Lavori pubblici Luigi Albore Mascia, di convocare immediatamente un tavolo “per concordare anche con l'impresa, lo slittamento dei lavori. Una richiesta avanzata perché si prospetta una riapertura al traffico con quel tavolo, aggiunge,  “che sono disponibile a convocare in commissione stessa nel caso di impegni improrogabili dell'assessore coinvolto in prima persona dalla campagna elettorale regionale”, aggiunge.

Quel cantiere, ribadisce Foschi, “non può essere riaperto” e per la chiusura della galleria e per “la concomitante presenza di decine di altri lavori pubblici nella zona, con relative deviazioni del traffico, non ultimi via Andrea Doria e il lato monte del lungomare Cristoforo Colombo”. Un tema di cui, sottolinea, si sta occupando già da prima di Natale quando annunciò lo stop dei lavori e la riapertura al doppio senso di Mascia con quel “fascicolo”, come lo definisce, inerente il “caos completo che ha paralizzato letteralmente la viabilità su tutta la parte sud della città dopo il crollo della parete interna della galleria”. In quei giorni si era creato, ricorda, “un vero e proprio tappo che partiva dal tribunale, arrivava a contrada Pretaro e continuava su Francavilla al Mare, con disagi inconcepibili per le 30mila auto che ogni giorno entrano ed escono da sud e che per un mese ha reso impossibile anche il traffico dei mezzi pubblici, quelli utilizzati dagli utenti fragili, anziani, ragazzi che devono raggiungere scuola a Pescara e che impiegano anche più di un’ora per un tragitto relativamente breve”. Una situazione emergenziale, continua Foschi, che ha portò anche allo spostamento della linea 21 “andando a penalizzare gli utenti del rione pineta, visto che è stata istituita una fermata dinanzi a Di Donato confetti in via della Bonifica, dove non ci sono però le opportune condizioni di sicurezza per i passeggeri in attesa o in discesa dal mezzo, non avendo a disposizione né marciapiedi né tanto meno una pensilina, e poi in via Ignazio Silone che è l’unica che permette ai cittadini della pineta di usare il mezzo pubblico”.

In questo quadro il cantiere di viale Primo Vere non avrebbe dunque fatto altro che peggiorare una situazione già complessa con quella galleria sotto sequestro, oggetto di indagine e che per ora non riaprirà. Anzi di mesi, stando a quanto dice Foschi, ce ne vorranno più dei quattro ipotizzati. Al riguardo Foschi fa sapere che “sono già in corso i sopralluoghi dei tecnici, hanno autorizzato anche l’ingresso dei tecnici Anas, che è responsabile della galleria, per eventualmente iniziare i lavori di ripristino ma è stato confermato che i tempi per la riapertura al traffico saranno molto lunghi, sicuramente superiori ai cinque mesi”.

Il presidente ribadisce quindi quelle che erano le proposte emerse in commissione già quando si decise la riapertura di viale Primo Vere con il centrosinistra che chiede il pedaggio gratuito in autostrada per chi si muove da e verso Francavilla e il suoi suggerimenti: dare incentivi per spingere all'uso del treno come fosse una metropolitana leggera e incentivare l’uso di via Lago Isoletta-Colle Pineta o, come sta già accadendo, l’asse via San Donato-Strada Colle Renazzo.

Certo è che la decisione di riaprire il viale, dice ancora Foschi, i suoi effetti li avrebbe dati. “Sicuramente via Primo Vere non può assorbire gli stessi volumi di traffico di una galleria e circonvallazione, ma comunque ha rappresentato, in queste settimane, una importante valvola di sfogo. Per questa ragione non è pensabile né accettabile riaprire il cantiere di via Primo Vere, richiudendo la viabilità in direzione nord-sud senza dare agli automobilisti delle alternative viarie”, dice ancora una volta.

“L’ingegner Rossi già prima di Natale aveva escluso l’ipotesi di istituzione del senso unico alternato, un provvedimento che, oltre a non assorbire comunque il traffico in direzione nord-sud, renderebbe critica anche la viabilità a senso unico sud-nord. Né possiamo credere che l’assessore delegato Albore Mascia non abbia sfruttato i due mesi di tempo a disposizione per individuare con i propri tecnici una possibile ipotesi di soluzione da sottoporre ai cittadini, ai quali non possiamo semplicemente dire: ‘riapriamo il cantiere e ora arrangiatevi’”, aggiunge con un tono che sembra quasi da velata polemica.

“Per questa ragione chiediamo al sindaco Masci e all'assessore Albore Mascia di convocare una riunione con polizia municipale, l’impresa responsabile del cantiere su via Primo Vere e Ufficio tecnico per capire come procedere, dunque per concordare lo slittamento dei lavori che sarà inevitabile senza conoscere quale sarebbe l’esatta tempistica della nuova chiusura di via Primo Vere, come e dove hanno pensato di dirottare il traffico in direzione nord-sud e quali misure si intendono assumere per scongiurare un nuovo caos. In questa fase non è solo la qualità dell’aria a preoccupare, fermo restando che pure la vicinanza del mare aiuterebbe ad alleggerire l’effetto polveri: il vero dramma – conclude Foschi - è il rischio di paralizzare di nuovo la viabilità su mezza città, con i relativi problemi di sicurezza stradale, che può significare anche un’autoambulanza in emergenza bloccata in mezzo al traffico”.

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