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Taglio dei vitalizi ai consiglieri ed assessori regionali: botta e risposta fra Marcozzi e Sospiri

Approvata ieri dal consiglio regionale la norma che recepisce la direttiva del Governo sul taglio dei vitalizi come adeguamento alle disposizioni statali in materia

Approvato dal consiglio regionale abruzzese il progetto di legge riguardante il taglio dei vitalizi, recependo le direttive del Governo gialloverde sulla materia. La norma prevede una riduzione nel tempo dei vitalizi agli ex consiglieri regionali dal 20 al 40%. La norma doveva essere recepita ed approvata entro il 12 giugno, altrimenti il Governo avrebbe ridotto dell'80% i trasferimenti di fondi per il funzionamento dei consigli regionali.

C'è scontro a distanza però fra il M5S che rivendica la paternità del provvedimento ed il presidente del consiglio regionale Sospiri, che sostiene invece che questa approvazione è solo una correzione sul taglio dei vitalizi che fu già applicato dalla giunta regionale Chiodi:

Sospiri infatti spiega:

La novità del provvedimento odierno riguarda l’introduzione di un sistema contributivo ovvio e naturale che sarà su base volontaria,
ovvero ciascun amministratore regionale deciderà autonomamente se aderire o meno. Il versamento
dei contributi seguirà gli stessi parametri che versa l’Inps per i lavoratori dipendenti della pubblica
amministrazione

Per il M5S, invece, Sara Marcozzi parla di un'importante vittoria ottenuta dai pentastellati e sottolinea come il centrodestra e centrosinistra abbiano avuto tutto il tempo per approvare il taglio facendo risparmiare già 25 milioni di euro agli abruzzesi:

È una legge che viene approvata non grazie all’attuale maggioranza di centrodestra o, men che meno, a quella di centrosinistra della scorsa legislatura. Voglio ricordare che è dal settembre 2014, quando abbiamo presentato due proposte di legge a mia prima firma, che lavoriamo per arrivare a questo risultato. Una di queste riguardava il taglio degli stipendi dei consiglieri regionali e la rimodulazione del calcolo dei vitalizi, l’altra riguardava l’abolizione del doppio vitalizio. Per anni le nostre leggi sono state abbandonate in commissione. Hanno usato ogni metodo possibile per evitarne la discussione, come quando i consiglieri di maggioranza abbandonavano l’aula alla spicciolata per non garantire il numero legale alla votazione”.

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