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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il consigliere regionale Taglieri (M5s) sul fascicolo sanitario elettronico: "Abruzzo da capofila a fanalino di coda"

Il pentastellato interviene in merito alle risposte ricevute dall'assessore alla sanità Verì sulla sua interpellanza riguardante i ritardi nell'estensione del servizio

Nessuna risposta concreta e l'Abruzzo che da capofila è diventato fanalino di coda per lo sviluppo del fascicolo sanitario elettronico. Così il consigliere regionale del M5s Taglieri ha commentato la risposta dell'assessore Verì all'interpellanza presentata dallo stesso pentastellato segnalando i grossi ritardi accumulati dalla nostra regione per lo strumento con il quale i cittadini possono tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente. 

Le basi normative, ricorda Taglieri, erano già state poste in Abruzzo nel 2005, ma ora è stato solamente realizzato il 36% del programma di attuazione.


“E mentre l’Italia tutta va avanti, con oltre 43 milioni di Fascicoli attivati e con 311 milioni di referti digitalizzati, in Abruzzo se vivo a Montazzoli o Schiavi d’Abruzzo e chiedo alla Asl gli esami del sangue attraverso una mail non riesco ad averli: devo mettermi in macchina e raggiungere fisicamente l'ospedale. Addirittura se all’interno di uno stesso nosocomio reparti diversi vogliono consultare le prestazioni eseguite non è possibile farlo.

Siamo all’età della pietra per la digitalizzazione tanto che molti sanitari scrivono ancora a mano i referti perché non possono usare postazioni che dovrebbero essere collegate almeno in una Lan. Ora il Fse, che dovrebbe contenere la storia medica del paziente, i referti, le ricette elettroniche per la massima parte dei cittadini abruzzesi, risulta mancante anche di quei dati che rappresentano le funzionalità minime del fascicolo.

Il progetto era partito bene sottolinea Taglieri, ma la Regione non è riuscita a concretizzarlo ed attacca l'assessore Verì in quanto dovrebbe comprendere che ogni milione di euro speso per questo sistema rappresenta un risparmio di 30 milioni per il sistema sanitario pubblico.

Ma forse per l’Abruzzo con questo centrodestra al governo di Regione davvero non c’è alcuna speranza

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