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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

A Pescara boom di incidenti stradali dalle 13 alle 14 e il mercoledì e giovedì: i dati del piano della sicurezza stradale

Ad illustrare i primi risultati dello studio statistico sugli incidenti stradali a Pescara è stato il presidente della commissione mobilità e sicurezza Armando Foschi

La fascia oraria con il maggior numero di incidenti stradali a Pescara è quella fra le 13 e le 14, ed i giorni "neri" sono il mercoledì e giovedì. Sono i primi dati emersi dal piano comunale della sicurezza stradale, illustrati dal presidente della commissione mobilità e sicurezza Armando Foschi. Il piano elabora statisticamente tutte le informazioni riguardanti i sinistri per cercare di trovare soluzioni ad hoc al fine di ridurre il rischio per gli automobilisti e tutti i cittadini.

Il piano a breve arriverà in consiglio comunale dove verranno fornite le indicazioni da mettere in campo per abbattere del 20% gli incidenti ogni 3 anni arrivando a dimezzarli entro il 2030. Foschi ha spiegato:

"La disponibilità dei dati ha permesso di effettuare un’analisi puntuale della realtà e di individuare le criticità. Il primo step del lavoro si è focalizzato sulla raccolta dei dati esterni, quindi i vecchi piani, la normativa nazionale, regionale ed europea, i dati Istat che raccolgono informazioni dettagliate sui sinistri, ovvero gli orari, l’età delle persone alla guida dei mezzi coinvolti, gli anni delle auto; nella seconda fase c’è stata la geolocalizzazione degli stessi dati raccolti e il rapporto con la statistica nazionale.

E il primo dato emerso ci dice che a Pescara la maggior parte degli incidenti stradali, quasi tutti determinati dalla distrazione, si verifica nella fascia oraria compresa tra le 13 e le 14, ovvero nel picco orario coincidente con l’uscita dalle scuole, con una maggiore incidenza nelle giornate del mercoledì e del giovedì, mentre fino a qualche anno fa il giorno nero era il martedì. Gli incidenti mortali fortunatamente all’interno della città restano molto contenuti, mentre la carenza della segnaletica stradale e le cattive condizioni di manutenzione delle arterie restano due delle prime cause di scontro tra mezzi, e su tale punto già sappiamo che per il rifacimento dei 390 chilometri di strade occorrerebbe prevedere in bilancio almeno una spesa pari a 2 milioni di euro l’anno. In particolare il gruppo di lavoro ha sollecitato la costituzione di una task force assegnata in via esclusiva alla sorveglianza delle necessità urgenti derivanti da interventi minimi di manutenzione ordinaria da attuare sul territorio, dunque capaci di segnalare agli uffici in tempo reale l’urgenza di rifare attraversamenti pedonali, di ripristinare un cartello divelto o semplicemente di potenziare la cartellonistica là dove si riscontrano delle assenze informative, o anche di riparare una buca che è potenzialmente fonte di pericolo."

I punti critici sono gli incroci fra viale Muzii e via Regina Elena, dove gli incidenti sono aumentati con l'installazione delle rotatorie, per la mancanza di segnaletica esterna, poi gli incroci tra via Monte di Campli e via Fonte Romana; via Fonte Romana e via Pian delle Mele; poi piazza Primo Maggio, dove gli interventi infrastrutturali successivi hanno reso non congruente il margine stradale con l’andamento del marciapiede e hanno determinato un restringimento anche a causa di una curva che fa parte di un progetto complessivo di riorganizzazione non completato.

"Obiettivo del Piano, in fase di completamento, sarà quello di condurre l’amministrazione, ovvero la città, verso l’obiettivo Europa 2030, ovvero al dimezzamento degli incidenti entro i prossimi 9 anni, con una riduzione progressiva
del 20 per cento ogni tre anni dei sinistri automobilistici, e del 30 per cento per quelli che coinvolgono i motocicli, con la tutela dei pedoni, dei ciclisti, dei motociclisti e delle utenze deboli, ossia bambini, giovani, anziani e diversamente abili. "

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