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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Tra 50 anni fino al 33 per cento di popolazione in meno con l'abbandono delle aree interne: la ricetta di Marsilio

Il dato lo ha fornito il presidente della Regione intervenendo a Roma al confronto "Per un'Europa giovane". Per frenare il fenomeno la priorità, ha sottolineato, è portare lavoro e infrastrutture. Contro il ridimensionamento scolastico e la chiusura degli ospedali per il governatore l'autonomia differenziata può fare la differenza

Nei prossimi cinquant'anni l'Abruzzo potrebbe perdere tra il 25 e il 33 per cento della popolazione a causa dello spopolamento delle aree interne. Il dato lo fornisce il presidente della Regione Marco Marsilio che per contrastare il fenomeno punta su infrastrutture e lavoro nella convinzione che l'autonomia differenziata potrà essere una leva di sviluppo. 

Questo quello di cui ha parlato nel corso della conferenza “Per un'Europa giovane: transizione demografica, ambiente, futuro” promossa da lministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità e organizzata dalla Global Thinking Foundation. Un evento tenutosi a Roma cui ha partecipato anche la premier Giorgia Meloni.

“Portare lavoro e garantire la realizzazione di infrastrutture anche nelle aree più svantaggiate sono i due elementi fondamentali per contrastare lo spopolamento in atto in regioni come l’Abruzzo”, ha quindi dichiarato Marsilio sottolineando che “se non rivediamo le attuali politiche demografiche, l’Abruzzo potrebbe subire una riduzione della popolazione tra il 25 e il 33 per cento nei prossimi cinquant’anni”. Rivolgendosi alla Meloni e i ministri il presidente della Regione ha quindi rimarcato “l’importanza di basare le decisioni politiche sugli investimenti non solo su analisi di costi-benefici, ma anche considerando il rinnovamento sociale e culturale che queste possono generare per un’Italia e un’Europa più equilibrate”.

Un tema quello dello spopolamento che si lega anche alla chiusura degli ospedali e al problema del ridimensionamento scolastico. Argomenti strettamente legati al dibattito sull'autonomia differenziata che continua a dividere e apprezzata da Marsilio.

“Abbiamo affrontato limitazioni dovute al centralismo che ci ha imposto la chiusura di ospedali e scuole per mancanza di abbastanza cittadini o studenti – ha infatti dichiarato -. Maggiore autonomia ci avrebbe permesso di assumerci alcuni costi sociali per evitare politiche top-down dannose, con le conseguenze ben descritte dal bellissimo film 'Un mondo a parte' diretto da Riccardo Milani e ambientato in Abruzzo, in programmazione proprio in questi giorni al cinema, e che invito tutti ad andare a vedere”.


 

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