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Anche in Abruzzo la sperimentazione del progetto Care Leavers per aiutare i ragazzi svantaggiati

Ad annunciarlo l'assessore regionale alle politiche sociali Pietro Quaresimale: "L'obiettivo è aiutare i ragazzi costretti a lasciare il nucleo familiare a seguito di provvedimenti dell'autorità giudiziaria ad avere, compiuti i 18 anni, una vita indipendente"

La Regione Abruzzo aderisce alla sperimentazione del progetto "Care leavers" a valere sul fondo povertà per l’anno 2022. Ad annunciarlo, dopo la decisione della giunta, è l'assessore regionale alle politiche sociali Pietro Quaresimale sottolineando che l'iniziativa rientra nell’ambito del piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà per il triennio 2021-2023. Si tratta di interventi in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria.

I ragazzi e le ragazze vengono accompagnati per realizzare i propri percorsi che possono essere orientati al completamento degli studi secondari superiori o la formazione universitaria, alla formazione professionale o l’accesso al mercato del lavoro.  Si tratta di una sperimentazione nazionale promossa dal ministero del lavoro e le politiche sociali ed è sostenuta da un contributo economico laddove ricorrano i requisiti Isee.

“Aderiamo al progetto nazionale – dichiara Quaresimale – per offrire possibilità di inserimento a quei giovani che sono stati costretti a lasciare il nucleo famigliare di origine per approdare in una comunità residenziale. L’obiettivo è quello di accompagnare i neomaggiorenni all’autonomia, attraverso la creazione di supporti necessari per consentire loro di costruirsi gradualmente un futuro e di completare il percorso di crescita  fino al compimento del 21esimo anno”. 

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