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Il sindaco Masci sulla festa della liberazione: "Oggi più che mai servono coesione ed unità"

Il primo cittadino pescarese ha voluto pubblicare una sua riflessione riguardante la festa del 25 aprile in questo particolare momento per il Paese e per il mondo intero

Il sindaco di Pescara Masci ha voluto postare sulle sue pagine Facebook una riflessione riguardante la festa della liberazione che si celebra oggi 25 aprile. Per il 75esimo anniversario, lo ricordiamo, a causa dell'emergenza Coronavirus sono state annullate tutte le cerimonie pubbliche, verranno deposte delle corone commemorative sui vari monumenti e lapidi alla sola presenza dell'autorità deponente, come stabilito dal prefetto.

La Festa della liberazione è l'occasione per riflettere sul nostro passato e interrogarci anche sul presente. Nel 1945 l'Italia fece la scelta di liberarsi del pesante fardello della dittatura, di una guerra malamente perduta e di una drammatica guerra civile, per rinascere sulle basi della libertà e della democrazia, e poi anche della Repubblica.

Una conquista sofferta, pagata col sangue di tanti giovani che si sono battuti e che hanno perso la vita per un domani migliore. Il mio pensiero va ai soldati americani, inglesi, canadesi, polacchi, neozelandesi, ebrei, che hanno dato il loro sangue per ridarci la speranza; va ai soldati italiani del rinato esercito; va agli internati militari nei lager nazisti che dissero di no a combattere per Hitler; va a tutti i resistenti, armati e disarmati, che si opposero alla barbarie; va ai patrioti della Brigata Maiella che dall'Abruzzo al Veneto portarono ai fratelli italiani il vento della libertà.

Il sindaco poi ha sottolineato che la ricostruzione storica della liberazione è affidata agli storici, e non alla politica che per anni ed anche in questi giorni ha fornito visioni di parte sugli eventi, in nome di ideologie che non contribuiscono ad un momento di condivisione di valori e unificante particolarmente indispensabile in questo difficile momento che sta vivendo l'Italia e tutto il mondo:

Perché la libertà conquistata nel 1945 va tutelata e difesa ogni giorno dall'intolleranza, dalla strumentalizzazione, dagli esclusivismi e dai dogmi. Questa pandemia ci ha riportato alla realtà, tutti sotto uno stesso cielo, tutti nelle mani di una natura che dobbiamo imparare a tutelare e a rispettare, tutti costretti ad affrontare un nemico sconosciuto e aggressivo, tutti a combatterlo per riuscire a sconfiggerlo, tutti insieme per rialzarci e riprendere il nostro cammino.

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