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Cardelli e Carota (FdI) replicano a Zamparelli: "Se è stata sfiduciata come capogruppo dovrebbe farsi un esame di coscienza"

Il coordinatore cittadino e quello provinciale replicano alla consigliera comunale che ha accusato proprio loro della "cattiva" gestione sul territorio. Per i due solo "alibi" quelli cui fa appello, a fronte di una sua precisa responsabilità

“L’onestà intellettuale e la correttezza sono qualità mai appartenute alla consigliera comunale Zaira Zamparelli la quale si concede comunicazioni stampa, evento raro, che francamente non hanno né capo né coda. Non si comprende neanche la sua amarezza né tantomeno il riferimento alla premier Giorgia Meloni”.

Dura la replica del coordinatore provinciale e di quello cittadino di Fratelli d'Italia Stefano Cardelli e Roberto Carota alla consigliera comunale Zaira Zamparelli che ha comunicato a mezzo stampa e non con poche critiche proprio nei loro confronti, la sfiducia con cui i consiglieri comunali Mauro Renzetti e Cristian Orta hanno deciso la sua decadenza dal ruolo di capogruppo con questo passato proprio a Orta. Vicenda per la quale, ha annunciato, si rivolgerà direttamente ai vertici nazionali e regionali. 

“Dov’era la consigliera Zamparelli quando Fratelli d’Italia Pescara lavorava, si riuniva e progettava per il bene della città e per la crescita dello stesso partito? - replica Carota ponendo interrogativi per loro retorici -. Dov’era la signora Zamparelli quando la sua presenza sarebbe stata gradita, oltre che opportuna, per una maggiore condivisione sulle scelte intraprese anche in sua assenza? E ancora, dove sono le brillanti proposte che la Zamparelli ha avanzato e perorato per fornire il suo contributo fattivo al salto di qualità? Ho sempre creduto che la donna in politica e Giorgia Meloni docet, possa apportare un indiscutibile valore aggiunto fatto di impegno, preparazione, serietà e concretezza. In questo caso sono stato smentito. Appare evidente che se è venuta meno la fiducia nei suoi confronti da parte di alcuni componenti del gruppo consiliare le responsabilità non debba cercarle altrove. Sarebbe molto più pratico e sensato farsi un sano esame di coscienza. Zamparelli, inoltre, dovrebbe ricordarsi che se siede in consiglio comunale è solo grazie al meccanismo della surroga”.

“Chiederei alla consigliera – gli fa eco Cardelli - come mai questa sia la seconda volta che viene sfiduciata: la prima ad opera dei consiglieri Rapposelli e Pastore che lei stessa chiama in causa. Probabilmente esiste un problema oggettivo nelle modalità con le quali svolge il ruolo di capogruppo. Sfiducia rispetto alla quale i dirigenti di partito non possono che prendere atto. Sembra chiaro a questo punto – conclude il coordinatore provinciale con un certo sarcasmo -, che stia cercando alibi e responsabilità altrui quando invece basterebbe guardarsi allo specchio. Tuttavia fa piacere leggere, dalla stessa Zamparelli, che intende dedicarsi ‘con forza’ al partito. Finalmente”.

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