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Pietro Smargiassi resta nel M5s: "Non voglio vivere sentendomi uno Schettino"

Il consigliere regionale con un lungo post su facebook annuncia la sua scelta travagliata ma fatta di coerenza, spiega, e seppur non ha nulla contro chi se ne andrà, fino a fine mandato, rimarrà con la voglia di provare a ricostruire tutto dall'interno

“Il viaggio continua”. Con queste parole inizia il lungo post del consigliere regionale M5s Pietro Smargiassi che annuncia, sulla sua pagina facebook, di non avere alcuna intenzione di abbandonare la nave, almeno non fino a fine mandato. Per lui è una questione di coerenza. Tutto pur ammettendo che quello che oggi è il Movimento 5 stelle non è quello in cui si riconosce e per questo resterà: per tentare di ricostruirlo dall'interno.

“È chiaro che non ci ho dormito per tre notti, ma le parole ascoltate in conferenza stampa e le dichiarazioni del giorno dopo delineano meglio la strada che si sta prendendo da una parte e dall’altra – scrive Smargiassi - Non so cosa sono nel Movimento, ma so cosa non voglio essere nella vita. Non voglio vivere sentendomi uno Schettino (questo sentirei dentro di me), non scappo mentre la nave annaspa. Vuol dire che finisco il mandato e poi Dio vede e provvede Magari la coerenza pagherà, magari mi sto suicidando, chissà. Meglio morto con dignità e onore che vivo con il rimorso”. “Non condanno chi farà il passo ma quel contenitore non fa per me – prosegue il pentastellato -. Io il contenitore l’ho scelto oltre dieci anni fa credendoci fino in fondo e fino alla fine ne resterò innamorato. Come ogni grande amore negli anni cambia e ci vuole forza per restare insieme anche quando le cose vanno male. Questo vuol dire che condivido ogni scelta? Che il Movimento così com’è oggi mi piace? No, ma preferisco restare e cercare di cambiarlo da dentro piuttosto che andar via. Ci vuole forza e coraggio anche nel restare e lottare perché la nave torni sulla rotta iniziale”.

“Mi spiace per i tanti amici che perderò, è inevitabile, con i quali ho condiviso gioie e dolori. Mi spiace tanto, troppo per Luigi che per me è stato un faro e un ancora quando 'sono stato affondato', ma la notte voglio tornare a dormire. Le strade si dividono, è la vita. Mi dicono che restando metto la parola fine alla mia storia politica – prosegue Smargiassi, ma in fondo lo sapevo dall’inizio di avere una scadenza. Mi spiace e vi abbraccio. Per me l’amicizia è altro e va al di là delle scelte di oggi al di là della politica. A voi che seguite questa nuova strada auguro ogni bene, le migliori fortune, nessun rancore anzi grazie a tanti di voi senza i quali non sarei ciò che sono. È stato un onore combattere e crescere al vostro fianco. Dieci anni insieme non si possono cancellare – conclude - e io li porterò dentro insieme al ricordo delle tante giornate passate sotto acqua e sole, pioggia e vento, neve o arsura. Buona vita e che Dio vi illumini sempre. Il M5S è morto. Viva il M5S”.

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