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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Rinnovabili, l'Abruzzo soddisfa il 26,6% del suo fabbisogno energetico: è settima in Italia

Lo rende noto l'assessore regionale all'energia Nicola Campitelli a pochi gironi dal green forum Terra: "Dato incoraggiante, ma la transizione è lontana e paghiamo le 'non scelte' della politica nazionale: per questo per il gas dipendiamo dalla Russia"

“L'Abruzzo produce oggi da fotovoltaico, eolico e idroelettrico il 26,6% del suo fabbisogno energetico, risultando la settima regione in Italia, dove la media è del 17,1%. Ma questo dato incoraggiante, non deve essere interpretato come un punto di arrivo, la strada per la riconversione green è ancora lunga, e va percorsa nel più breve tempo possibile”. A dichiararlo è l'assessore regionale all'energia Nicola Campitelli a pochi giorni da “Terra” il primo green forum della transizione ecologica promosso da Regione, Comune e fondazione Pescarabruzzo che si terrà all'Aurum dal 25 al 27 maggio e cui prenderanno parte, tra gli altri, anche il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e, in collegamento remoto, quello alle infrastrutture e la mobilità sostenibile Enrico Giovannini.

Per Campitelli sarà l'occasione per cercare di cambiare una rotta politica “dagli effetti nefasti” che con le sue “non scelte” a livello nazionale, afferma, “ci ha portato ad essere oggi dipendenti per il 40% del fabbisogno dal gas della Russia, paese oggi in guerra e ostile, dopo l'invasione dell'Ucraina. In Italia le estrazioni di gas coprono solo il 3% di un fabbisogno annuo che si attesta sui 70 miliardi di metri cubi l'anno. Serve dunque pragmatismo, concretezza, puntare con grande forza all'autosufficienza energetica, lasciandoci alle spalle la demagogia e i no a prescindere. Oggi più che mai l'indipendenza energetica è diventata una priorità per l'intera Europa”. L'assessore regionale fa sapere quindi che tra i suoi obiettivi c'è quello di incrementare ulteriormente le quote di energia rinnovabile prodotta in Abruzzo tra fotovoltaico ed eolico, “prestando ovviamente la massima attenzione all'impatto paesaggistico e alla compatibilità ambientale”. Quindi la produzione di bioneregia grazie il biodigestore anaerbico che si vuole realizzare e che è in grado di trasformare i rifiuti organici in bio-metano. “È anche ragionevole pensare ad un aumento della produzione nazionale di gas – conclude Campitelli - e ritengo che sia possibile farlo senza martoriare i territori, con impatto paesaggistico e ambientale accettabile, incrementando ad esempio, dove possibile, il pompaggio nelle piattaforme esistenti, senza magari realizzarne altre”.

Nel corso del green forum Terra si parlerà anche id questo con esperti di settore, ricercatori e docenti universitari, imprenditori, esponenti delle istituzioni, allo scopo di approfondire e discutere le più interessanti questioni legate all'economia verde. Tra i presenti anche Vannia Gava, sottosegretario di Stato per l’ambiente e Alessandro Morelli, vice ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

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