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La dura replica di Rifondazione alla Regione sulla legge per le case popolari: "Bugie per mascherare incompetenza"

Il segretario nazionale Acerbo e il segretario provincia Di Sante attaccano il centrodestra regionale in merito alla questione della legge regionale sugli alloggi popolari

La sentenza della corte costituzionale che ha cancellato 3 dei 4 punti della legge regionale sulle case popolari contestato da Governo e unione inquilini dimostra l'incompetenza e l'inosservanza della costituzione da parte della giunta regionale di centrodestra. Ad affermarlo il segretario nazionale di Rifondazione Acerbo e il segretario provinciale Di Sante, che accusano la Regione di aver proposto una legge di fatto bocciata dalla Corte, nonostante le parole di Marsilio e del presidente del consiglio regionale Sospiri:

Inoltre, come avevamo più volte denunciato come Rifondazione Comunista e Unione Inquilini la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale sia la richiesta per i soli cittadini non comunitari di dimostrare di non possedere un qualsiasi alloggio nel paese di provenienza per ciascuno dei membri del nucleo famigliare, sia il punteggio aggiuntivo nelle graduatorie per “anzianità di residenza” (per partecipare ai bandi per l’assegnazione delle case popolari è già previsto il requisito della residenza da almeno 5 anni nel bacino di utenza del comune che emette il bando)

Secondo Rifondazione, la Corte ha bocciato la giunta regionale su vari punti come quello sulle ulteriori dichiarazioni da presentare per attestare che tutti i componenti del nucleo familiare non possedessero alloggi adeguati nel Paese, di origine o di provenienza e sulla questione della premialità per anzianità di residenza.

Dei punti sollevati è rimasto in piedi solo quello relativo alla produzione di ulteriore documentazione per i cittadini non appartenenti all’Unione Europea che non hanno residenza fiscale in Italia per dimostrare la propria condizione patrimoniale e reddituale all’estero. E anche questo punto osservato dalla Corte che ha definito per la sua interpretazione un contesto preciso e non arbitrario come la propaganda di Marsilio lascia intendere.

Per gli esponenti di Rifondazione, Sospiri e Marsilio hanno letto un'altra sentenza ed hanno preso in giro gli abruzzesi che da anni aspettano un alloggio popolare utilizzando una becera propaanda razzista:

Al contrario quello che serve è rendere disponibile l’enorme patrimonio immobiliare sfitto frutto della speculazione edilizia, riutilizzare gli edifici del demanio civile e militare, insomma per dare risposte al bisogno di abitazioni è necessario incrementare il numero degli alloggi da subito disponibili, è del tutto inutile e palesemente incostituzionale scatenare guerre tra poveri inasprendo i criteri di ammissione ai bandi

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