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Il 2025 sarà l'anno a "debito zero" per il Comune, Seccia: "Avremo tre milioni e mezzo in più l'anno da investire"

Il 31 dicembre 2024 si chiuderà la partita del predissesto con il ritorno all'equilibrio finanziario, ma intanto in consiglio comunale arriva il bilancio consolidato che chiude in positivo grazie, sottolinea l'assessore comunale, ad una gestione "rigorosa e virtuosa". La soddisfazione del sindaco Masci

Dal 2025 il Comune potrà spendere di più, fare assunzioni e tornare ad aprire mutui con la possibilità, se le condizioni finanziarie ci saranno, di valutare una diminuzione dei servizi individuali come costi di parcheggi, costi dell mense o, ancora, costi degli impianti sportivi.

Quel che sarà lo si deciderà quando arriverà il momento, ma certo è che tra poco più di un anno sarà totalmente ripianato il debito da 33 milioni di euro contratto per far fronte al predissesto: l'ente, che ha iniziato la procedura nel 2015 sotto la giunta Alessandrini, tornerà in pieno equilibrio finanziario.

Lo aveva già annunciato ad aprile quando si sollevarono le polemiche sulle rilevazioni fatte dalla corte dei conti: oggi lo conferma l'assessore comunale al bilancio Eugenio Seccia che intanto il 28 settembre porterà in consiglio comunale il bilancio consolidato ovvero la somma algebrica dei bilanci del Comune e delle società partecipate (Ambiente, Adriatica Risorse, Multiservizi e Pescara Energia) a valere sui valori economici e patrimoniali che “è positivo e globalmente evidenzia le cose buone che sono state fatte in questi anni”, sottolinea Seccia.

Una gestione “rigorosa e virtuosa” attuata sia per coprire le rate del prestito ottenuto per far fronte al predissesto che nella gestione complessiva dell'ente e che, nel primo caso, si è resa possibile “grazie a un'azione politica forte che l'amministrazione ha fatto e che mi ha visto protagonista” con l'ottenimento, precisa, di 12 milioni di euro e mezzo dall'Ifel (Istituto per la finanza e l'economia locale) che inizialmente si prevedeva elargisse 4 milioni e mezzo. Una delle manovre questa che ha consentito di far fronte all'aumento delle rate passate da circa un milione di euro ai tre milioni e mezzo attuali e che non ha dunque rallentato l'iter per arrivare a ripianare il debito, ma che insieme alla gestione dei consti del Comune è riuscita in sostanza a dare sicurezza alla cassa dell'ente da cui, sottolinea ancora Seccia, non sono state fatte anticipazione eliminando così il problema interessi.

Un anno, il 2024, che potrà dunque essere vissuto con serenità da un punto di vista finanziario, in attesa di quello che sarà invece l'anno del rientro totale dal debito e dunque dell'apertura a nuovi investimenti e nuove possibilità. “Dal 2025 avremo tre milioni e mezzo in più da spendere sul territorio di Pescara”, spiega l'assessore. Questo significherà avere molte più risorse proprie e dunque senza dover andare a valere su fondi regionali, per garantire ad esempio la manutenzione straordinaria delle strade così come, come anticipato, si potrà pensare a valutare la diminuzione dei servizi a domanda individuale che oggi, precisa l'assessore, “non possono scendere sotto il 36 per cento di copertura”.

Quella che si aprirà sarà dunque “una stagione diversa a valere su un bilancio solido che già oggi non desta preoccupazione. Potremo fare nuovi investimenti”, ribadisce ricordando che da gennaio 2021 ad oggi non si è mai andati in negativo e che, proprio la gestione oculata e rigorosa, consenti di pagare i fornitori in soli 26 gironi: “Pescara è l'unico capoluogo d'Abruzzo a farlo”.

Il commento del sindaco Masci

Si affida ai social il sindaco Carlo Masci per esprimere la soddisfazione per il traguardo raggiunto. Nel sottolineare ch enon sono stati anni facili tra covid, guerra e crisi economica, il primo cittadino parla di un'amministrazione che ha sempre tenuto "la barra dritta prendendo decisioni difficilissime, mai affrontate e mai prese da nessuno prima di noi".

"Nonostante le mille difficoltà, abbiamo saputo ben utilizzare le opportunità di risorse che ci venivano dall'Europa, dall'Italia e dalla Regione, mettendo in campo la più grande mole di opere pubbliche - aggiunge -. La nostra città, oggi, sta approdando a un porto sicuro. Quest'anno usciremo dalla condizione di predissesto, in cui l'abbiamo ereditata al momento del nostro insediamento, la corte dei conti ci ha riconosciuto il buon lavoro fatto, siamo stati più forti delle Cassandre di sventura interessate che hanno sperato invano che non riuscissimo nell'impresa, senza più il pesante fardello dei debiti ci apprestiamo a vivere nuove stagioni all'insegna dello sviluppo e dell'ottimismo", conclude ringraziando tutta la sua squadra di governo.

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