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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Scontro a distanza fra Pettinari (M5s) e D'Amario sulle critiche delle associazioni datoriali alla finanziaria regionale

Il consigliere pentastellato e vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari appoggia le proteste delle associazioni di categoria e dei sindacati contro la legge finanziaria regionale, mentre l'assessore regionale parla di scollamento fra realtà produttiva e associazioni datoriali

Posizioni diametralmente opposte per il consigliere regionale e vicepresidente del consiglio Domenico Pettinari (M5s) e l'assessore regionale Daniele D'Amario in merito alle critiche sollevate nella giornata di ieri 2 gennaio dalle associazioni del mondo produttivo e dai sindacati sulla legge finanziaria approvata dall'assise regionale in questi giorni. Le sigle avevano pesantemente attaccato la maggioranza di centrodestra parlando di un provvedimento che ignorava le esigenze delle piccole e medie imprese e delle partite iva in un momento difficilissimo fra crisi ed aumento dei costi energetici.

Pettinari accoglie il grido d'allarme sostenendo che vi sia un vero e proprio svilimento di migliaia di realtà imprenditoriali medio e piccole che sono state lasciate all’abbandono dalla maggioranza regionale:

"Avevamo chiesto interventi per il contrasto del caro bollette anche per le imprese e non solo per le famiglie, il taglio di Irpef e Irap, una riduzione delle tasse automobilistiche regionali e il rifinanziamento di quelle leggi regionali che intervenivano a sostegno delle attività produttive. Nessuna proposta è stata presa in considerazione. Zero risorse impegnate in tal senso”. Chiedo l’immediata convocazione di un consiglio regionale che ponga all’ordine del giorno un provvedimento emergenziale che sani questa vergognosa mancanza del centrodestra.

Una situazione che appare ancora più grave e paradossale se si pensa che questo esecutivo regionale ha concesso, nuovamente, un finanziamento sproporzionato per il ritiro del Napoli Calcio, stanziando 4 milioni di euro per tre anni. Probabilmente queste sono le priorità per questa maggioranza, che preferisce investire tutto su un unico settore, lasciando che migliaia di imprese e partite iva chiudano i battenti. Un collasso economico che è già iniziato nel 2022 e che, se non si pone rimedio, sarà ancora più disastroso nel 2023”.

Per Pettinari, infine, la destra abruzzese propone solo propaganda e retorica, come nel caso della questione sicurezza, lasciando a zero le voci sul sostegno alle polizie municipali.

L'assessore D'Amario invece, si dice sconcertato per le critiche arrivate dalle associazioni datoriali:

"Mentre la giunta regionale mette a bando più di 12 milioni di euro con sovvenzioni a fondo perduto dell’80% dedicato alle Pmi artigiane abruzzesi, le associazioni protestano. La cosa che sconvolge è che a capo delle sigle che protestano vi sono proprio le associazioni datoriali del mondo artigiano che chiedono di dare a prestito le somme che la Giunta Marsilio concede a fondo perduto. È evidente che vi è uno scollamento profondo tra le associazioni datoriali e il mondo produttivo reale che invece ha reagito con entusiasmo al bando emesso, cosa che non si vedeva in Abruzzo ormai da decenni. Sorprende inoltre la posizione polemica delle sigle sindacali di fronte ai 5 milioni stanziati in bilancio destinati alle famiglie meno abbienti per far fronte all’emergenza energetica"

D'Amario poi si dice sorpreso per le posizioni delle associazioni datoriali che gestiscono i Confidi dopo che la giunta ha prorogato per la terza volta i termini per la gestione dei 10 milioni di euro assegnati dal 2019:

"Non sono ancora in grado di rendicontare e quindi di far pervenire al mondo produttivo abruzzese perché evidentemente più impegnate a fare polemiche sterili e di parte. È evidente che rispediamo al mittente le polemiche strumentali di alcune sigle datoriali e sindacali e rimaniamo al fianco del mondo produttivo reale”.

 
 

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