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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Manoppello

La richiesta del Pd di Manoppello sul raddoppio della ferrovia Pescara Roma: "Verrà sventrata la zona dello Scalo"

Il Pd di Manoppello ha scritto una lettera aperta ai vertici regionali, provinciali, ai parlamentari e consiglieri regionali per chiedere una modifica al progetto di Rfi

Cambiare il progetto del raddoppio della linea ferroviaria Pescara Roma che rischia di stravolgere l'assetto urbano e la vita dei residenti della zona di Manoppello Scalo. La richiesta arriva dal Pd di Manoppello con una lettera aperta firmata dai consiglieri Stefano Mancini e Anna Giuseppina Ilario, e dal segretario cittadino Alessio Blasioli ed inviata ai consiglieri regionali, ai parlamentari abruzzesi ed ai vertici regionali e provinciali del Partito Democratico.

La questione del progetto di Rfi per l'alta velocità sul collegamento con la Capitale, è al centro da settimane del dibattito politico con le proteste dei residenti e dell'amministrazione comunale che ha convocato un consiglio comunale ed un incontro pubblico sul problema. Come evidenzia il Pd locale, vi sono problematiche importanti riguardanti la zona dello Scalo: 

"Rfi prevede di sventrare il centro di Manoppello Scalo, in maniera irrimediabile. Il progetto preliminare, pubblicato sul sito del Comune nei giorni scorsi, prevede l’abbattimento di diversi edifici, anche case private, e il passaggio della nuova ferrovia all’incirca sullo stesso tracciato dell’attuale. Tuttavia, con il raddoppio, l’impatto sociale, economico, funzionale ed estetico sul paese sarà devastante. Dovranno essere costruite nuove strade per aggirare la ferrovia e innalzare ovunque grandi bandiere antirumore. Il paese sarà, ancora più di adesso, tagliato in due.

Progetto ferrovia Manoppello Pd

Questa prospettiva riguarda anche il territorio limitrofo di Brecciarola, interessato a sua volta da espropri e demolizioni. Noi, e l’intera cittadinanza, siamo fermamente convinti dell’utilità dell’opera, ma non vogliamo che
essa vada a martoriare il nostro paese, a maggior ragione perché un’alternativa a questo tracciato c’è ed è stata già prevista in passato, in sede di accordi di programma e progettazione della struttura interportuale."

Il tracciato alternativo, che passerebbe dall'interporto, sarebbe meno costo ed eliminerebbe definitivamente il problema della ferrovia nel centro abitato, e risale addirittura al 2007 anche se Rfi non avrebbe avviato alcun dialogo con l'amministrazione comunale per un eventuale spostamento nonostante la delibera approvata all'unanimità dal consiglio che chiede proprio di eliminare il transito ferroviario dalla zona abitata:

"Tali istanze di modifica provengono anche dai Comitati di cittadini che si stanno formando sul territorio, e che noi affiancheremo in ogni modo in questa battaglia. Adesso c’è però bisogno di un salto di qualità. C’è bisogno che i nostri rappresentanti in Regione e in parlamento, si facciano promotori di questo appello presso il Ministero, Rfi e la struttura commissariale. Vi chiediamo quindi di attivarvi in ogni modo presso tali istituzioni, poiché il tempo è limitato. Il rischio di vedere irrimediabilmente martoriata la nostra città, che ha già subito in passato lo scempio del territorio con cave e miniere, è vicino e concreto. Questa volta però la popolazione non potrà
tacere, perché significherebbe accettare lo sfregio ai tanti sacrifici e investimenti fatti da intere generazioni per costruirsi un futuro nel nostro paese. Contiamo sulla vostra comprensione e sul vostro aiuto."

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