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Iniziano i lavori nelle commissioni consiliari per la Nuova Pescara, ma sui ritardi è ancora polemica

Soddisfatto il presidente del consiglio Sospiri. Ma i Dem Paolucci e Blasioli attaccano: “Percorso in gravissimo ritardo, la Regione si sveglia oggi da un’inerzia durata 4 anni”

Iniziano i lavori nelle commissioni consiliari per la Nuova Pescara, ma sui ritardi è ancora polemica. Il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha presentato in prima commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali”, il progetto di legge a sua firma dedicato alla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Si tratta della prima fase dell’iter legislativo che porterà la proposta normativa ad essere votata in aula: “Ritengo essenziale che il percorso di approvazione dell'atto sia spedito. Lo trovo rispettoso per i comuni coinvolti e per i cittadini che da troppo tempo attendono l’esecutività della volontà espressa tramite referendum”, dichiara l'esponente della maggioranza. La commissione ha iniziato la fase di ascolto degli amministratori locali, dei presidenti dei consigli comunali e di esponenti della società civile interessati al progetto “Nuova Pescara”. Nella medesima seduta si è dato mandato al presidente di commissione, Fabrizio Montepara, di stabilire il calendario di discussione e confronto sulla proposta. 

“L’obiettivo di questo progetto di legge – ribadisce Sospiri – è di iniziare un percorso normativo con tempi contingentati che non esclude ulteriori migliorie e revisioni. Abbiamo cominciato a cercare e trovare le ragioni per stare insieme, ricordando che i grandi temi poi dovranno scontrarsi con le esigenze quotidiane dei cittadini e allora abbiamo scritto un cronoprogramma serrato, una nuova road map che dovrà condurci alla elezione di un solo Consiglio comunale, di un solo Sindaco, e poi dei Municipi se l’assemblea lo riterrà”. Poi Sospiri ha concluso: "Mi fido dei tre sindaci, mi fido della loro buona fede e ho fiducia nell’impegno che garantiranno per cogliere l’obiettivo". 

Ma dal fronte dell'opposizione c'è chi critica tutto ciò: “Inizia con un ritardo di quasi cinque anni il percorso della nuova legge sulla Nuova Pescara, da quando, in una tarda notte di dicembre la Regione approvò lo slittamento al 2023 con un emendamento al decreto Mille proroghe e poi con i tre Comuni che hanno deliberato di andare al 2024”, commentano il capogruppo Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci e il consigliere Dem Antonio Blasioli.

“Se ci fosse stata davvero la volontà di procedere lo si poteva fare prima, senza correre il rischio di arrivare sprovveduti anche alla prima importante scadenza di settembre 2023, quando dovranno essere realizzate le condizioni previste dalla legge per evitare il voto amministrativo del 2024 – incalzano i consiglieri – Invece tanta inerzia da parte della Regione ha prodotto solo un’enorme perdita di tempo che condiziona oggi il futuro di tutti e tre i Comuni. Come Pd chiederemo ulteriori audizioni del presidente della commissione statuto della Nuova Pescara, Enzo Fidanza, che più di tutti ha lavorato in questi anni, di Carlo Costantini, che è stato fra i firmatari della proposta referendaria e la convocazione delle parti sociali, sindacali, Cna e Confindustria per fare il punto sullo stato dell’arte e sui prossimi passi”.

Di tutt'altro parere l'ex pentastellata Sara Marcozzi, oggi consigliere regionale indipendente: "La proposta di legge sulla Nuova Pescara illustrata oggi dal Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri nella seduta della Prima Commissione Bilancio è il miglior pungolo possibile per la definitiva realizzazione di quanto i cittadini hanno chiesto per mezzo del referendum del 2014: la fusione funzionale ed efficiente dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. È sufficiente leggere il testo della norma per verificarlo. Fare opposizione a priori al progetto sarebbe strumentale e propagandistico e non perseguirebbe l'interesse dei cittadini", conclude.

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