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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Masci scrive al ministro Lamorgese per l'agguato sulla strada parco: "Fermare le infiltrazioni della criminalità organizzata"

Il primo cittadino pescarese ha inviato una lettera al ministro dell'interno per chiedere un sostegno al fine di bloccare le infiltrazioni della criminalità organizzata proveniente da altre regioni

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha scritto una lettera al ministro dell'interno Luciana Lamorgese dopo l'agguato del primo agosto scorso sulla strada parco con l'omicidio di Walter Albi e il ferimento di Luca Cavallito. Il primo cittadino infatti ha voluto lanciare un appello affinchè il Governo possa intervenire per potenziare la presenza delle forze dell'ordine in città ma soprattutto bloccare le infiltrazioni della criminalità organizzata proveniente da fuori regione, che si stanno facendo sempre più frequenti e importanti:

"Quanto accaduto non appartiene, per vissuto e per consolidata tradizione, alla storia cittadina né tanto meno alla sua comunità generalmente e diffusamente laboriosa, onesta, alacre e solidale. L’amministrazione comunale è impegnata attivamente e fattiva-mente sul versante della sicurezza, reale e percepita, ma non possiede né le competenze specifiche per materia né, quindi, la titolarità che fa capo al Suo ministero per una più diffusa capillarità applicativa dei concetti di safety (dispositivi e misure strutturali a salvaguardia dell’incolumità delle persone) e di security (servizi di ordine e sicurezza pubblica)."

Come sindaco, spiega Masci, più volte ha sollecitato gli organismi competenti a tenere alta l'attenzione per le infiltrazioni della criminalità organizzata e le derive di quella locale, per mantenere un senso di coesione sociale nel segno dell'onestà:

"Mi sono sempre sentito opporre le carenze di personale e di risor-se, ostative rispetto a un più concreto e capillare controllo del territorio che sia tanto “visivo”quanto effettivo. Attorno agli elementi delle competenze, delle responsabilità e della prevenzione ruotano il presente e il futuro di Pescara, una città che nella bella stagione triplica le presenze, e che vive giorno e notte per le sue offerte di intrattenimento, culturali e di eventi. Il sindaco, nonostante sia sempre e comunque il terminale delle i- stanze dei cittadini, non possiede il potere e le facoltà di una supervisione totale e impermeabile in materia di sicurezza, per quanto in capo a esso sussista il dovere morale di fornire risposte attra- verso i canali istituzionali, per ricondurre persino l’emotività entro criteri oggettivi che fanno parte del bagaglio irrinunciabile della buona amministrazione e dei buoni amministratori."

Per questo, conclude Masci, serve un'attenzione particolare e un intervento diretto del ministro in tempi brevi al fine di recepire le sollecitazioni che arrivano dal territorio e di cui lo stesso sindaco è convinto sostenitore, dimostrando la presenza dello Stato e la sua autorità.

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